martedì 31 maggio 2011

Robe da gatti!!!

Eccoci!!! ispirati da Own, motivati da SuSter, siamo arrivati anche noi a scrivere nel martedì del gatto!!!
Per la rubrica "Robe da Gatti" che mi gasa un sacco!!
Poi, avendo appena introdotto "la domenica delle Confessioni" potrei partecipare al Venerdì del libro di Sun.
Mancherebbe solo "il Mercoledì da Leoni" e "il giovedì da co....." Ok! Basta mi sono lasciata trasportare anche troppo!!!

Bianca!
Bianca era la mia gattina bianca e nera (la fantasia nei nomi la fa sempre da padrona!).
Avevo 9 anni forse 10, era estate ed eravamo in campeggio.
Mi ricordo questa mandria di ragazzini che mi avverte che era stato trovato un gatto.
E eccola li, una piccola sgraziata micetta di un paio di mesi, tutta coda, orecchie enormi e zampe spropositate.
Bruttina, inutile negarlo, le proporzioni erano tutte sbagliate e quelle orecchie enormi sarebbero sembrate smisurate sulla testa di un gatto di 15 kg.
Dopo una spedizione in tutti gli angoli del campeggio, pareva chiaro che nessuno aveva smarrito quella gattina filiforme, e che nessuno aveva intenzione di adottarla.
Così in punta di piedi si è sistemata nella nostra roulotte, dormiva sul mio cuscino.
In quelle poche nottate si è creato un legame che non si è mai sciolto.
Ancora oggi non posso che pensare a lei con commozione, era la mia gattina.
Tornata a casa, ha mostrato il suo carattere del tutto bisbetico, ma ormai ci aveva conquistato.
Bianca, accettava il nostro cane, perchè come animale alfa in casa nostra si era guadagnato il diritto al rispetto.
Non ha mai accettato in 13 anni di vita insieme l'altra nostra gatta, Tigre.
Non ha mai accettato Cleo, la cagnolina che ha provato a venire a vivere a casa nostra dopo che il nostro cane se ne era andato.
A Cleo abbiamo dovuto trovare una casa pochi giorni dopo il suo arrivo,
Bianca non la voleva, e era stata molto chiara su questo punto.

Bianca un giorno ci è caduta dal balcone.
Ho passato 3 giorni a cercarla nelle campagne vicino a casa, senza successo.
Il terzo giorno mio padre torna a casa una sera con Bianca in braccio.
Si era arrampicata in cima all'albero nel cortile condominiale, e non riusciva a scendere.

Bianca quando veniva a dormire sulle tue gambe, pretendeva che non muovessi mezzo muscolo per tutto il tempo della sua pennichella, in caso contrario, se ne andava stizzita.

Bianca era un gatto da riporto, se lanciavi un fagiolino (solo quello!) te lo riportava.

Il primo natale con Bianca in casa, è coinciso con il nostro ultimo Natale con l'abete e le palline.
Le buttava tutte giu per giocare.

Il posto preferito per dormire era in mezzo al giornale che stavi leggendo, o al libro su cui stavi studiando, o al quaderno su cui prendevi appunti.

13 anni dopo il suo arrivo a casa nostra, la ha lasciata.
Non c'era più quella piccola gattina graziata con gli occhi grandi ed espressivi.
Era invecchiata e invecchiando si era ammalata.
Così un giorno i miei hanno deciso di portarla dal veterinario, non aveva senso farla soffrire.
Pensando che sarebbe stato troppo doloroso, non me la hanno fatta salutare, e se ne è andata in punta di piedi come era arrivata.

Mi chiedo se gli animali abbiano un'anima come le persone e se un giorno rivedrò quella bisbetica gatta che ci aveva conquistati tutti.

8 commenti:

  1. Alla tua ultima domanda io rispondo Si. Con sicurezza.

    Bellissimo racconto! Oggi sto un po' in ritardo!

    RispondiElimina
  2. W i miciiiiiiiiiiiiiii....... sono troppo belli!!! ti conquistano subito e si fanno amare. anche io ho tutti bellissimi ricordi dei gatti della mia vita!!!!!!

    RispondiElimina
  3. Own: :D aspetto di leggere il tuo racconto!!!
    Ne sono convinta anch'io.... molti hanno un'anima piàù grande di tante persone!!!
    Emily: allora devi partecipare pure tu al martedì del gatto di SuSter!!!!Aspettiamo i racconti!! :D

    RispondiElimina
  4. Eh, sì: a volte le gatte hanno questo carattere un po' dispotico. Sono loro in fondo le custodi del focolare. Grazie per esserti unita a noi. Anche io sono un pochino in ritardo, ma felice di essere riuscita non mancare l'appuntamento felino. a presto!

    RispondiElimina
  5. L'unica cosa che mi viene in mente inquesto momento, è che lo scrittore H.P. Lovecraft restò sveglio tutta una notte per non disturbare il sonno di un gattino che gli si era addormentato in grembo.

    Isa

    RispondiElimina
  6. Bellissimo racconto. I gatti entrano nel nostro cuore silenziosamente, e non ne escono più.

    RispondiElimina
  7. uuuh anche tu con un gatto/tigre! Il mio si chiama Tigro (e' un rosso tigrato, chiaramente, un incrocio tra un randagio e un Maine Coon) :-)

    RispondiElimina
  8. OPS!! scusate il ritardo!!!
    Suster, più che custode del focolare era la zitella acida della famiglia! :D ma era a suo modo dolcissima!!!
    Isa, come hai ragione!!!! :D per contrappasso i gatti che abbiamo ora non si spostano nemmeno se li lanci! O.o
    Mafalda, vero! ti entrano nel cuore e li mettono radici!!
    Sfolli bellooooo il maine Coon!! no il mio era una lei (scoperto in un secondo momento, il fatto che fosse incinta è stato rivelatore) griia tigrata, che più classico non si può!!!!

    RispondiElimina

Oggi ho letto una frase che mi ha colpito: Per ogni persona che posta un commento, ce ne sono 10 o 100 che non lo fanno perchè non hanno niente da dire o perché non lo avevano in quel momento.(Joshua Porter), ecco a me piacerebbe che tutti si sentissero liberi di dire qualcosa... e poi adoro i commenti!!