sabato 30 aprile 2011

Una vigilia di natale di tanti anni fa... 2 parte

Mentre sono li che ostio e smadonno, vedo una testa che spicca sulle altre, è lui!
Lo guardo, lo punto e grido: "EHI TU! FERMATI!!!"
Lui mi guarda spaventato, se la commessa di un'oreficeria, ti punta urlando di fermarti, ti immagini di essere accusato di furto o peggio...
Gli dico di ridarmi il pacchetto, e lui ancora non capisce...
Che dirgli che mi faccia sembrare non del tutto idiota?
Nulla, prendo l'orologio e mentre recido mentalmente il mea culpa e scavo virtualmente una fossa molto profonda gli dico che ho dimenticato di mettere nel pacchetto l'orologio.
Lui sbianca e mi dice una cosa che mi ronza in testa da allora:
"Non dovevo rientrare nel negozio, non so neanch'io perchè sono rientrato!"
Con il pacchetto in mano, (stavolta pieno) se ne ritorna per sempre alla sua vita... non lo ho più rivisto...

Ma mi chiedo, perchè è rientrato nel negozio? Un caso, destino?

venerdì 29 aprile 2011

Una vigilia di natale di tanti anni fa...

Ormai mi è entrata in testa e non posso non raccontarla.
10 anni fa, non c'erano i nani, non c'era un noi c'era solo un io.
A essere precisi precisi, un io con un altro ragazzo... ma questo non riguarda questa storia.
L'Io di 10 anni fa lavorava come commessa in una oreficeria/orologeria.
Questa storia si svolge dentro l'oreficeria, il pomeriggio della vigilia di Natale.
Pacchetti da tutte le parti, gente che scende pure dai soffitti, ore di sonno arretrate, e gola secca a forza di parlare parlare parlare... paralisi facciale a forza di sorridere, sorridere sorridere.
Preparo un pacchetto per un ragazzo, pure simpatico con cui, scambio anche 2 chiacchiere.
Quello che sto impacchettando è un orologio per la sua ragazza. 
Da mesi quella ragazza puntava quell'orologio e lui non vede l'ora che lo apra, per vedere la sua gioia.
Mi fanno tanta tenerezza, pagano, mi saluta e se ne va, con il suo pacchettino stretto in mano.
Altro pacchetto da fare, poi un altro.
Ad un certo punto, una mia collega, alzando un orologio grida "Di chi è questo?"
Lo guardo distrattamente.
Poi meno distrattamente, quell'orologio mi ricorda qualcosa...
CAZZO!!
L'orologio del ragazzo tanto simpatico, è qui, sul balcone... PERCHE'???
La mia mente viaggia e sono nel panico.
Mi immagino la ragazza che apre il pacchetto vuoto, pensa a uno scherzo e ride...
CAZZO... 
Non c'è proprio niente da ridere...
Che faccio??
Lo inseguo? 
E dove?
Dove sarà andato?
ha pagato con la carta... potrò risalire al suo numero di telefono??
CAZZO! ma perchè ste cose succedono sempre a me??
Sarà poi vero che sono vagamente stordita??

Ok... secondo voi come finisce la storia?? Sono sadica e non racconto il finale!!!!

giovedì 28 aprile 2011

come la torre del Jenga

Faccio outing!
Mi sveglio la mattina con 2000 pensieri di quello che dovrei fare, quello che voglio fare e cosa potrei fare.
Poi in realtà passo la giornata a rincorrere nani e a mettere a posto i tasselli che ho sparpagliato in giro per il mondo il giorno prima.
Sono irrecuperabilmente, terribilmente, e inspiegabilmente caotica.
Ma di quel caos, che all'esterno può anche sembrare ordine.
Tutta una fila di tasselli, incastonati uno sull'altro, in equilibrio precario.
Come nel Jenga appunto. 
A volte dei tasselli vengono a mancare, la torre pare crollare ma invece  rimane inspiegabilmente in equilibrio.

Sono disordinata cronica.
Una di quelle persone che perderebbero anche la testa se non fosse ben ancorata al collo.
Perdo le chiavi 85 volte al giorno.
Perdo il cellulare almeno una volta al giorno, quando non  lo perdo, mi dimentico di portarmelo dietro, o di caricarlo (di soldi o di batteria) e quando lo ho con me mi dimentico di rispondere ai messaggi.
Al parco ripeto la frase "Dov'è la Tiranna?" almeno 3 volte per pomeriggio.
Non mi trovo nell'ordine ma mi perdo nel disordine.

Non sono capace di dire di no.
Dico tendenzialmente si  a tutti poi puntualmente mi pento.
Ho paura di deludere le persone, per questo non mi piacciono i no.
So che dovrei imparare a dire più no.

Mi manca un'amica, una di quelle da chiamare nei momenti di crisi, una di quelle che c'è sempre, una di quelle che basta uno sguardo per capirsi.
Ho tanti amici, ma a volte mi pare di mostrare una maschera a tutti.

Non sono così ottimista come tanti credono.
Solo che non penso alle cose brutte, se ci penso mi sento soffocare, se mi fermo mi vengono gli attacchi di panico, quindi preferisco guardare avanti e pensare che tutto stia andando benissimo.
A volte mi devo fermare e dire: "Ok! Questo lo posso fare!" mi capita spesso e per fortuna spesso mi auto-convinco!
Mi riduco sempre all'ultimo per fare tutto, sono geneticamente portata a rimandare, per poi ritrovarmi di corsa a fare le cose.

Porto rancore, se qualcuno mi fa qualcosa non dimentico. Mi piacerebbe guardare avanti ma non ne sono capace.
Mi è successo troppe volte di rimanerci male, per questo non mi aspetto mai troppo dalle persone, per questo  non ho un'amica con qui confidarmi.

Insomma sono un concentrato misto di difetti. 


mercoledì 27 aprile 2011

Svolta epocale... finalmente soli!!!

Ebbene si!
E' ormai qualche giorno, ma ancora non lo abbiamo detto in giro.
Qualcuno sapeva che era nell'aria da un po', per altri sarà una sorpresa...
No! non sono incinta... (e a meno che non mi trovo una valigia piena di soldi sul pianerottolo di casa, dubito fortemente che capiterà) ma.... SIAMO SOLI!!!!!!!
Il nano è stato sfrattato dalla sua posizione "lettino di fianco al lettone" per la più consona posizione "lettino vicino al letto della Tiranna"
I nani sono finalmente in camera insieme, e L. ed io ci siamo finalmente riappropriati dei nostri spazi.
Per il Vichingo non è cambiato molto, si è poi spostato di 50 cm, solo che in mezzo a quei 50 cm c'è un muro.

Ora la cosa presenta dei pro e dei contro a cui non avevamo ancora pensato.

PRO:
-siamo soli!! non dobbiamo più entrare in camera con movenze da ninja per evitare di svegliare il dormiente.
-possiamo, fare tutte quelle cose, che è possibile fare in un letto, quando di fianco non è presente un nano dormiente; (ma a cosa state pensando???? io mi riferisco a mangiare le patatine a letto!!!!)
-si può accendere la luce, per vestirsi.
- abbiamo guadagnato un sacco di spazio, non ero più abituata a non strisciare dal fondo per raggiungere il mio cuscino!

CONTRO:
-addormentare 2 nani nella stessa stanza non è così semplice, ma ci stiamo lavorando, o si addormenta prima il Vichingo, per poi portare a dormire anche la Tiranna, una volta che il primo è crollato, o si tenta di addormentare contemporaneamente i 2 nani, cosa non semplice, visto che la Tiranna si addormenta in camera da sola e il Vichingo vuole ancora compagnia.
-quando il Vichingo dorme, la camera è off-limits, e con lei tutti i giochi della Tiranna (beh tutti... perlomeno quelli che hanno un ordine, e non sono lanciati in giro per tutta casa..)
- quando il Vichingo si sveglia per il ciuccio, non basta più allungare una mano nel dormiveglia, ma bisogna alzarsi, andare in camera, cercare il ciuccio (che puntualmente è sparito) rimetterlo giu sperando che riparta immediatamente, e ritornare a dormire.

Quest'ultimo punto ha i suoi lati positivi devo dire, per la sottoscritta.
Io crollo narcolettica , come appoggio la testa sul cuscino, mi si spengono le attività vitali secondarie e rimangono attive solo le primarie.
Come appoggio la testa sul cuscino, spengo la luce, il cervello e inizio a russare (o almeno questo è quello che si ostina a ripetere L. ... secondo me la cosa non è suffragata da abbastanza prove...) e fino al mattino successivo, non reagisco agli stimoli esterni.
Così L. ha 2 scelte, quando il Vichingo si sveglia, può prendermi a spintoni e calci finchè il mio io cosciente riemerge, oppure può alzarsi lui....
A volte sceglie la prima a volte la seconda (ma poi non manca mai di farmelo pesare....)

Insomma per noi questo è un grande momento!!!!!

martedì 26 aprile 2011

Pollice verde... muffa.

Avete presente quelle case piene di fiori? 
Quelle persone che voce seminano raccolgono?
Quei balconi fioriti, che profumano di buono e mettono allegria?

Ecco da noi è il contrario.
Io ho un pollice talmente nero che appena mi vedono si suicidano pure le piante finte.
I sempreverdi ingialliscono, e le piante grasse avvizziscono.
Tutto si arrende, tranne le orchidee.
La prima orchidea entrata a casa nostra si chiamava Orchy, me l'aveva regalata L. per il nostro primo S.valentino che poi coincideva con l'inizio della nostra convivenza.

Orchy stava nel nostro mini appartamento sul davanzale della finestra in un bel posto soleggiato (ok, come può essere soleggiato un appartamento esposto solo a nord, ma era il posto migliore di tutta la casa.)

Orchy, aveva un grosso difetto, a differenza del gatto che quando ha fame chiama, stava zitta e si ripiegava su se stessa, quello era il segno che forse era ora di dargli da bere.

A Orchy un giorno per sbaglio ho lanciato una ciabatta, è caduta dal suo davanzale, è rotolata sul pavimento, con il vaso spaccato e i nuovi germogli spezzati.
Mi sono sentita tanto in colpa!! Mai nessuno aveva messo germogli sotto le mie cure (non prendo abitualmente le piante a ciabattate, ripeto, è stato un errore!!) e mi stavo proprio affezionando a lei.
Ho preso il suo vaso e lo ho rimesso insieme con il nastro da pacco. Le ho detto che mi dispiaceva, che che in seguito sarei stata più attenta.

Altre piante sono intanto entrate a casa mia, una era Lalla la pianta gialla, presa sempre da L., la commessa della fioreria, l'ha praticamente spacciata per una pianta immortale, a me ha fatto muffa nel giro di 2 settimane.
Poi c'è stata Rosetta, una pianta con i fuori rossi, lei, approfittando di un colpo di vento si è lanciata dal balcone, ancora non ho capito come, visto che stava nella parte interna, ma è riuscita a portare a termine la sua missione suicida.

Orchy, incurante della strage che si svolgeva intorno a lei, cresceva, ha buttato altri germogli, e ha fiorito.
Abbiamo festeggiato tutti per la nuova nascita a casa nostra.

Poi c'è stato il trasloco, nella casa nuova non c'era un davanzale dove poter mettere Orchy, così è finita sul ripiano di marmo, sopra il termosifone,dietro la porta del soggiorno.
Non era un gran posto, ma era l'unico in cui i gatti non potevano raggiungerla e mangiarla.
Li, presi dalla nuova casa, dalla gravidanza, e dal nostra lavoro, è rimasta per mesi praticamente dimenticata.
Finchè un giorno, ricordandomi di lei, e dandola ormai per morta, la riprendo in mano, pensando di buttarla via,
Ma Orchy, prendendo nutrimento, non so da cosa, aveva buttato un nuovo (gambo? tronchetto? come si chiamano quelli delle orchidee?) Lungo e tutto storto, ma vivo! Con delicatezza lo ho raddrizzato e legato a un bastoncino di legno per tenerlo in verticale.

Passa il tempo, e Orchy butta nuovo germogli, poi i germogli sono diventati fiori... ero proprio orgogliosa della mia piccola orchidea combattente.

Però i combattenti a volte cedono, e qualche tempo fa Orchy se ne è andata.

Però è arrivata Orchy2, per un po' ha tenuto duro anche lei.
Ora è mezza secca ma pare comunque resistere.

Sul balcone, invece crescono delle piane spontanee, dalla terra nei vasi (un giorno avevo deciso che volevo la menta... è durata poco...) da semi trasportati dal vento.

L'altro giorno ho visto il basilico, mi è venuta una voglia incredibile del mio angolino degli aromi sul balcone.
Ho piantato il basilico nel vaso.
Oggi il basilico sta accasciato al suolo morente... 
Credo che mi prenderò un'altra orchidea....

domenica 24 aprile 2011

Ebbene si! sono 32!!!

Ebbene si, pare proprio che le voci non confermate, che da mesi ormai mi ripetono che stavo per compiere 32 anni sono fondate.
Pare che, nonostante me ne ero ormai convinta nel profondo, è impossibile compiere 29 anni per 4 anni di seguito.
Pare che, non sia vero che sia stata una bambina talmente precoce che sono andata a scuola con qualche anno di anticipo rispetto ai miei coetanei.
Insomma pare vero... oggi ne compio 32... 32??!?!?!?! ma dove me li sono persi tutti gli altri dai 25 in poi?  

Posso dire di aver passato un compleanno splendido.
Io mio Amore, mi ha fatto un regalo bellissimo, che non mi sarei mai aspettata, mi ha regalato un buono, per scrivere e stampare il mio libro... Il mio libro?? un conto, è dire a L. e agli amici più cari che mi piacerebbe, tantissimo scrivere un libro, che ogni volta che leggo di una blogger che ne  ha scritto uno, mi vengono le lacrime per la felicità (per lei) e con una punta di sana invidia, (di quella buona sia chiaro) mi chiedo se, mai capiterà anche a me, di poter vedere un giorno, un libro con sopra il mio nome. Un altro conto, è scriverlo, trovare sul serio una cosa interessante da dire... mi ha commosso davvero, è stata una dimostrazione di fiducia grandissima... Mi ha detto, "Hai un sogno? e io credo nel tuo sogno" non esiste una dimostrazione d'amore più grande!! 
Bene!! e ora?? che si scrive? 

Devo ringraziare anche, per questo splendido compleanno l'amica Lu e la sua famiglia, che lo hanno passato con noi!!
Allora, grazie all'Amica Lu per il tiramisù, i tramezzini, il regalo (bellissimo!!), e le infinite chiacchiere.
A Marco, che è l'unico che sopporta le mie logorroiche chiacchiere sul blog, per i consigli e l'interessamento (inizio a pensare che ci perde il sonno a vederlo così trasandato!!! Prometto! Diamo un restyling che lo renda finalmente presentabile!!!)
Ad Alessandro, che come mi fa ridere lui, non ci riesce nessuno, l'unico bambino che mentre corre riesce a coinvolgere nel movimento qualsiasi muscolo volontario e involontario.
A Christian, l'ultimo nato in famiglia, che oggi non mi ha vomitato addosso, grazie! Cominciavo a pensare di starti particolarmente antipatica!!!

Poi visto che siamo in tema, ringrazio anche tutti voi, che ogni giorno passate di qui, grazie davvero!!! ogni commento che lasciate è un regalo bellissimo!!!! 

E  buona Pasqua a tutti!!

sabato 23 aprile 2011

Il nastro azzurro

Vivevano su una nuvoletta bianca,  lontano lontano, 2 non ancora bambini.
Erano 2 non ancora bambini speciali, tra gli altri, si erano incontrati e si volevano tanto bene.
Giocavano tanto con gli altri non ancora bambini, ma poi tornavano sulla loro nuvoletta, insieme.
Era una futura bambina, con gli occhi azzurri come il cielo, i capelli con i riflessi dorati e un sorriso caldo e sincero.
Era un futuro bambino con gli occhi scuri e profondi, riccioli ribelli e un sorriso furbo e sfacciato.

La futura bambina e il futuro bambino guardavano sempre le persone che camminavano sotto di loro, che correvano in quello strano posto che si chiamava terra, e si chiedevano come sarebbe stato vivere laggiù, sapevano un giorno, una mamma e un papà li avrebbero chiamati, ma non sapevano chi e non sapevano quando.

Un giorno la futura bambina e il futuro bambino li vedono.
Vedono una mamma e un papà e sanno, che quelli saranno la loro mamma e il loro papà.
Li osservano, li guardano, li vedono conoscersi e innamorarsi, li vedono cercare una casa e riempirla.

Un giorno, la non ancora bambina sente una voce che la chiama.
Riconosce quella voce, è la voce della sua mamma e del suo papà, che la stanno chiamando.
La non ancora bambina sta per scendere sulla terra, a conoscere la sua mamma e il suo papà.
La futura bambina è felicissima, vede la sua futura cameretta, conosce i suoi futuri nonni, vede gli orsetti sulla parete, quelli che il nonno sta disegnando per lei.
La futura bambina ha anche un nome ormai.
La futura bambina si chiama Gaia.

La futura bambina e il futuro bambino passano sempre meno tempo insieme, la futura bambina passa tanto tempo nella pancia della sua mamma, conosce i suoi genitori, conosce le loro voci e impara i gusti della sua mamma.
Alla futura bambina piace tanto quando la sua mamma mangia le fragole, e quando capita, fa le capriole nella pancia.

Passano i mesi, e arriva il momento, per la futura bambina di scendere dalla nuvoletta, di uscire dalla pancia della mamma e conoscere la sua famiglia.
Il futuro bambino è tanto triste, sta per salutare la sua migliore amica, la sua compagna di giochi, la sua sorellina.
La futura bambina è triste ci mette tanti giorni a decidersi a lasciare la nuvoletta.
Passano i giorni e la sua mamma la chiama, è ora di andare, di salutare il futuro bambino.

La futura bambina ha un'idea, regala al futuro bambino un nastro azzurro, lungo lungo, che li unisce, lui sulla nuvoletta e lei nella sua nuova casa.

La futura bambina nasce, e sulla fronte porta il nastro azzurro che la unisce al fratellino.
Grazie al nastro azzurro, il futuro bambino segue la sua sorellina, e la sua futura famiglia.
Capitava, a quella mamma e a quel papà di vedere nel cielo a volte, una nuvoletta più bianca, più bella e più luminosa delle altre, era la nuvoletta del futuro bambino.

Un giorno il futuro bambino sente che la mamma lo chiama, è arrivato anche per lui, il momento di conoscere la sua futura famiglia.

Passano i mesi, 9, e arriva il momento tanto atteso, il futuro bambino è pronto per scendere dalla nuvoletta e conoscere la sua mamma, il suo papà, e a rincontrare la sua sorellina.

Così, 2 bambini speciali, Gaia e Samuel, sono arrivati a riempire la vita della loro mamma e del loro papà.

Questa storia è nata quando la Tiranna aveva pochi mesi 
La Tiranna è nata con una vena che le attraversava la fronte, proprio sopra il nasino.
Un giorno una signora mi dice, che quella venetta, è un nastro che la unisce al fratellino. 
E' stato amore, da quel momento ho iniziato a pensare al fratellino della Tiranna sulla sua nuvoletta.

venerdì 22 aprile 2011

Riciclo... idee poco politicamente corrette....

Premetto, l'ecologia è un discorso che mi sta molto a cuore...

In tempi non sospetti dividevo carta e plastica da buttare nei rispettivi bidoni.

Quando la raccolta differenziata è diventata un obbligo, e non solo un consiglio dato dal buon senso, ho accolto la notizia con gioia, finalmente, tutti, erano costretti a fare qualcosa per salvaguardare questo pianeta.

Sarà che da piccola, volevo lavorare con gli animali e la natura.

Sarà che nell'ordine nella lista dei lavori da fare ci sono stati:
L'intantatrice di serpenti (sai mai che ne incontri uno in centro che sta per mordere un malcapitato passante?)
La veterinaria (idea miseramente fallita... capita che gli animali non si riescano a curare)
La contadina (vuoi mettere vivere in campagna con la mia fattoria! fallito anche questo quando ho scoperto che gli animali che amorevolmente allevo e cresco, sono li stessi che le persone si mangiano)
La guardaboschi (solo per poter "accidentalmente sparare ai cacciatori, motivazione non del tutto politicamente corretta.... che poi politica e correttezza non ho mai capito cosa centrano insieme....)
L'educatrice di cani (che visti i risultati con Tiranna e Vichingo, per fortuna l'idea è stata solo ventilata...)

Sarà che alla Tiranna dico sempre che le cartacce si buttano nel bidone, che, le dico che l'acqua è un bene prezioso e non va sprecato, che le ho insegnato a rispettare tutti gli animali e che le foglie dalle piante non si strappano perchè le piante sentono male.

Sarà che sono convinta che questa terrà non è nostra, ma noi siamo solo degli inquilini (tra l'altro dei peggiori... di quelli che quando se ne vanno lasciano solo danni..)

Sarà che cerco di non sprecare niente....

Saranno tante cose... ma una cosa mi lascia perplessa...

Tra tutti i tanti problemi che ci sono, imballi inutili, cose ancora funzionanti buttate, la poca attenzione per il riciclo degli oggetti... Perchè tutto questo accanimento nei confronti dei sacchetti di plastica?

Al nostro supermercato, è iniziata da qualche tempo,una campagna di sensibilizzazione su rifiuti, ma tutta l'attenzione si è rivolta verso i sacchetti di plastica.
Ora ci danno solo dei sacchetti tipo umido, che si spaccano se metti dentro qualcosa di più pesante dei 2 etti.
L'alternativa sono i sacchetti di stoffa, che compri e riutilizzi a ogni spesa, se non fosse che puntualmente noi li dimentichiamo a casa...

A me mancano i sacchetti di plastica, prima di finire nella spazzatura, (dove tra l'altro finivano il loro ciclo produttivo come sacchetti delle immondizie) venivano utilizzati per mettere via vestiti inutilizzati, per trasportare le cose, per archiviare giocattoli vecchi in cantina.
L'altro giorno, per la prima volta da anni ho ricomprato quei sacchettoni neri per le immondizie... grossi spessi e brutti... ma sono davvero meglio quelli dei sacchetti della spesa?

giovedì 21 aprile 2011

La Tiranna pensa di testa sua


"Tiranna vieni a vestirti per favore?"
... silenzio....
"Tiranna vieni a vestirti per favore che è tardi?"
... silenzio....
"TIRANNA, VIENI SUBITO A VESTIRTI CHE E' TARDI? LA MATERNA CHIUDE?"
... silenzio....
"TIRANNA VIENI IMMEDIATAMENTE QUI! 1-2....."
"Mamma non contareeeeeee!"
"E tu rispondi quando ti parlo!"


"Tiranna vai a lavarti le mani e i denti per favore"
... silenzio....
"Tiranna, vai subito a lavarti i denti per favore!! E' tardi!"
... silenzio....
"TIRANNA, VAI IMMEDIATAMENTE A LAVARTI I DENTI!!! 1-2....."
"Mammaaaaaa, non contareeeeeee"
"E tu rispondi per piacere!!!!"

"Tiranna, basta giocare con l'acqua, chiudi il rubinetto!"
... silenzio....
"Tiranna chiudi subito il rubinetto, dobbiamo andare! E' tardi!!"
... silenzio....
"TIRANNA, CHIUDI IMMEDIATAMENTE QUEL RUBINETTO!!! 1-2......."
"Mammaaaaaa, non contareeeeeee"
"E tu rispondi una volta tanto!!!"

"Tiranna per favore, puoi non fermarti a ogni gradino?"
... silenzio....
"Tiranna, per favore, è tardi, siamo in ritardo come tutte le mattine, ti sbrighi a scendere le scale?"
... silenzio....
"TIRANNA, LE SCENDI STE SCALE?? E' TARDISSIMO!! 1-2....."
"Mamma non contareeeeeeee, adesso arrivo!! Guarda che supersaltone!!!"
Decisamente mia figlia ne esce terrorizzata dalle mie minacce.....

"Mamma ti do un bacio, guarda così non ti arrabbi più...."
Decisamente sa anche come farmi sentire una cacca.....

"Ecco!!! siete arrivate!!! Ciao Tiranna!!! Ciao mamma della Tiranna!!"
La Tiranna corre a giocare con le sue amiche.
La sua maestra mi guarda e mi dice:
"La Tiranna è bravissima!! mi riempie di orgoglio, è intelligente ascolta e capisce...
Mmmmmh la Tiranna ha una gemella di cui ignoravo l'esistenza? Questo spiegherebbe i 25 kg messi su in gravidanza......
"Certo a volte bisogna ripeterle le cose 10 volte...."
Solo? qui allora è brava!
"... però è indipendente, non segue la massa, se gli altri bimbi saltano per tutta la classe, lei se ne sta tranquilla a disegnare... pensa con la sua testa!"

Sono 3 giorni che medito su quello che ha detto la maestra della Tiranna, non mi so decidere se essere felice che mia figlia non è una pecorona, o demotivata, perchè ho avuto la conferma che non mi ascolterà mai....

mercoledì 20 aprile 2011

Ci sono volte che... non lo sai, ma la tua vita è perfetta

Ci sono volte che i nani si svegliano con un sorriso alle 8.00 di mattina, e ti lanciano le braccia al collo, tu li coccoli piena d'amore e speri di non svegliarti mai da questo splendido sogno.
Ci sono altre volte che i nani si svegliano alle 6.00 di mattina, nervosi, arrabbiati e urlanti,  ti lanciano le braccia al collo, tu rituffi la testa sul cuscino, chiudi gli occhi, e speri di svegliarti presto da questo incubo.

Ci sono volte che, seduta sul divano leggi una storia ai tuoi nani, loro ti ascoltano estasiati e li ami con tutto il cuore.
Ci sono altre volte che i tuoi nani arrivano per la centomillesima volta con il libretto di Teddy e il suo telefonino, quello che squilla, e senti sviluppare dentro di te istinti omicidi verso il signor Tony Wolf.

Ci sono volte che con il tuo piccolo cuoco, impasti la torta, la metti nello stampo e la inforni, adori guardare con lui la magia della torta che lievita, e con l'impasto anche la tua felicità, arriva fino alle nuvole.
Ci sono altre volte che il piccolo cuoco inizia a lanciare farina per tutta la cucina, e ti chiedi come ti sia venuta l'idea di cucinare insieme.

Ci sono volte che accompagni il tuo nano nel letto, dopo una storia, 2 coccole e un abbraccio è pronto per dormire, gli auguri la buonanotte e seduta sul divano davanti alla tv pensi a quanto lo ami.
CI sono altre volte, che, dopo aver augurato la buonanotte al tuo nano, ti dice che deve fare pipì, poi che ha sete, poi che vuole l'orsetto giallo che non vedi da settimane, che non ha sonno, che vuole ancora coccole... dopo 2 ore che entri e esci dalla sua cameretta ti chiedi se una passata sul gas è proprio proprio illegale.

Ci sono volte che seduti a tavola, si mangia tutti insieme, si chiacchiera della giornata e si ride di quelle cose che nessuno, a parte voi, può capire.
Ci sono altre volte che seduti a tavola, cerchi di mantenere la calma mentre il tuo nano dice che non vuole mangiare, che questo non gli piace, e che lui vuole il gelato.

Ci sono volte, che tu e il tuo nano passeggiate per strada, mano nella mano, chiacchierate e osservate case, negozi e nuvole. Respiri a pieni polmoni e pensi che la vita è bella.
CI sono altre volte che trascini per la strada un nano urlante, con la gente che ti guarda storta, respiri a pieni polmoni e pensi che la vita ti odia.

Ci sono volte che guardi i tuoi nani che giocano insieme, che ridono e si divertono, sorridi e penso che nelle tue vite passate devi aver fatto qualcosa di veramente bello.
Ci sono altre volte che guardi i tuoi nani che litigano per un mattoncino di duplo, perchè tutti e 2 devono aver quello, nonostante ce ne siano altri 16.000 sparpagliati sul pavimento e pensi che in una tua precedente vita devi essere stata una persona orribile.

Ci sono volte che sei stufo, stanco e pensi di non farcela più, che ti piacerebbe staccare la spina e rifarti una vita in un altro stato, ma poi incontri un'amica che ti racconta che sono anni che aspetta un'adozione che pare non arrivare mai, e ti rendi conto che la tua vita è meravigliosa, perchè, nonostante tutto, i tuoi figli sono li con te.

martedì 19 aprile 2011

Se hai un nuovo ragazzo - così comincia la nostra storia.

Se stai con un ragazzo da poco più di un mese.
Se questo ragazzo decide di partire in macchina verso la Spagna, con te, senza aver prenotato, con tende e borse per ogni evenienza.
Se decidi di fermarti una notte in Costa Azzurra perchè la Costa Azzurra è bella, ma un giorno e mezzo li ti sono costati come 10 giorni in Spagna.
Se in un autogrill resti mezz'ora a lavare un'infradito, di paglia, perchè, senza rendertene conto sei finita in una palude di 10 metri quadrati con l'acqua alle ginocchia.
Se ti fermi a chiedere informazioni per un alberghetto, lo trovi a 2 minuti di macchina, ma dopo mezz'ora siete ancora li che girate, perchè tu non capisci quando ti spiegano le strade.
Se l'alberghetto è un buco con il bagno privato fuori dalla camera.
Se giri per camera in topless perchè tanto chi vuoi che se ne accorga, e in quel momento vedi uno arrapato sul marciapiede di sotto che ti fissa.
Se tu torni in camera una sera a prendere una maglia, e riemergi dopo 40 minuti, perchè la porta della camera non si apriva.
Se confessi al tuo nuovo ragazzo che la porta della camera non si apriva perchè ti sei sbagliata e stavi scassinando la porta del bagno dei vostri vicini.
Se una mattina decidi che hai voglia di fare colazione con un melone da mangiare in camera.
Se siete senza coltelli, ne rubi uno al ristorante dove avete cenato, ma poi non ci vuoi più passare davanti perchè hai paura che "ti riconoscano"
Se fai girare al nuovo ragazzo mezza Barcellona di sera perchè tu vuoi vedere dal vivo la Sagrada Familia e non la riesci a trovare.
Se una volta arrivati siete talmente estasiati da quanto è bella tutta illuminata, e che decidete di fare una foto, ma quando la inquadrate le luci si spengono perchè a mezzanotte, le luci si spengono.
Se nel viaggio di ritorno decidete di fare una tirata, e tu prometti di fargli compagnia e ti addormenti dopo 20 minuti.

Se nonostante tutto questo il tuo nuovo ragazzo non ti abbandona in autogrill, capisci che sarà per sempre.

lunedì 18 aprile 2011

piccole donne crescono....

Capita che, svegliandosi un venerdì mattina, una figlia quasi quattrenne vi dica: "Oggi andiamo dalla parrucchiera?"
Tu ci pensi un po' su, e sei convinta di aver capito male.
Una figlia quasi quattrenne non può chiedere di andare dalla parrucchiera.
Una figlia quasi quattrenne chiede di andare al parco giochi, a casa dell'amica, alle giostre.
Poi la figlia quasi quattrenne ti guarda e aspetta una risposta...
allora ti dici, che si, una bimba quasi quattrenne vuole andare dalla parrucchiera per davvero.
Ti chiedi da chi abbia preso, visto che il papà si taglia i capelli a casa con la macchinetta, e la mamma va dalla parrucchiera 2 volte l'anno, di solito sotto minaccia del marito che la trova inguardabile.
Alle 16.00 quando la figlia quasi quattrenne torna a casa con il suo papà, pensi di richiedere, per sicurezza, cosa voglia fare nel pomeriggio.
Dici: "Amore, oggi vuoi andare a giocare con gli altri bimbi, o vuoi andare dalla parrucchiera?"
La Figlia quasi quattrenne dice "Parrucchiera!" saltellando e urlando, e tu capisci che è proprio vero.
Mentre siete in macchina per motivi ignoti, il discorso si sposta sulle tette della mamma.
E la figlia quasi quattrenne vuole sapere, quando, anche lei, avrà delle tette belle grandi!
Non capisci con chi stia parlando, per le tue tette useresti tanti aggettivi, ma belle e grandi non rientrano minimamente tra questi.
Dici che ci vorrà tanto tempo, la figlia quasi quattrenne deve diventare grande.
Lei ribatte che allora ci vorranno "2 MESI!"
Dici che tu stai aspettando da trent'anni, e intanto ti chiedi come ci sei entrata in una discussione del genere con una figlia quasi quattrenne.
Dalla parrucchiera, la figlia quasi quattrenne aspetta, emozionata, il suo turno.
Arriva presto e si siede sulla seggiola.
Estasiata guarda i suoi capelli che si accorciano, mi mostra delle ciocche che è riuscita ad agguantare prima che raggiungessero terra.
Alla fine soddisfatte, mamma e figlia, tornano  a casa.
Non prima di aver inaugurato il bagno,  la piccola donna ha marcato il territorio anche dal parrucchiere.

Ti chiedi quando ti domanderà di portarla dall'estetista.....

sabato 16 aprile 2011

Cambi e ricambi di stagione!

Ricapitolando:
mercoledì scorso siamo usciti con la maglietta leggera e si stava bene, forse un po caldo, così prendo lo scatolone delle cose estive e giovedì mattina mettonei cassetti le magliette a maniche lunghe più leggere!
Metto via i maglioni pesanti e sono felice per questo lavoro fatto!
Giovedì pomeriggio si va al parco, caldo che ci si scioglie.
Il Vichingo ha le maniche corte, la Tiranna no, quindi resta in canottiera.
Venerdì mattina riprendo in mano lo scatolone, prendo le magliette con le maniche corte, lascio dentro i pantaloncini e metto a lavare giacche e piumini.
Venerdì pomeriggio si bolle, è da pantaloncini corti!
Riprendo il mio scatolone, tiro fuori i pantaloncini corti della Tiranna e del Vichingo.
Sabato pomeriggio sfoggiamo un abbigliamento da spiaggia, ma con una carnagione simil-mozzarella.
Lunedì il cielo è grigio, niente pantaloncini e maglietta, ci mettiamo pantaloni lunghi e maglietta leggera, con sopra una felpetta pesante.
OK, viva gli sbalzi termici!
Martedì mattina si esce con il piumino appena lavato e messo via.
La temperatura è tornata autunnale, e ci vestiamo con maglie pesanti piumino e scarponcini.
Ieri si usciva in felpa.
Possibile che ho fatto 5 cambi stagione in una settimana?

venerdì 15 aprile 2011

Questini di pancia vuota

Ore 07.00
Quando il posto nel letto di L. è vacante perchè lui se ne è ormai andato al lavoro, si sentono dei piedini che, furtivi escono dalla loro cameretta, si avvicinano al letto e occupano il posto di L.
La Tiranna è arrivata, la abbraccio e lei mi dice sussurrando, come solo i bambini sanno fare (ossia con un tono paragonabile al tromba bitonale di un camion) "HO FAME!"
La mamma molto addormentata, risponde: "dai amore, facciamoci le coccole 2 minuti!"
La Tiranna cede e ci accoccoliamo vicine a farci le coccole.
Il Vichingo, a cui la parola fame, non sfugge nemmeno mentre dorme, si sveglia, si ricorda che no n mangia ormai dalla sera prima e urla disperato.
La mamma si alza prende il Vichingo e si avvia verso la cucina.
La Tiranna si ferma in soggiorno a colorare un libretto.
Mamma: "Amore vieni? Facciamo colazione?"
Tiranna: "Ma io non ho fame!!"
Lo sapevo! ho perso il colpo! quando la Tiranna ha fame bisogna approfittarne subito!!
I terribili minuti che precedono il pasto del Vichingo,sono una prova di forza e di nervi....
Il Vichingo affamato, si dimena, scalcia, urla.
Il latte è pronto.
Il Vichingo può finalmente nutrirsi.
Anch'io mi siedo e mangio il mio caffelatte con 85 biscotti e 3 fette di  torta (che volete? pure io sono a digiuno dalla sera prima!!)
I 300 ml di latte del Vichingo vengono inglobati nel suo stomaco in pochi secondi.
Il Vichingo guarda i miei biscotti, il Vichingo ha fame.
Preparo altri 150 ml di latte.
Il Vichingo li beve in 3 secondi netti, poi punta, languido la torta.
Il Vichingo si mangia una fetta di torta.
Intanto a ricatti ho convinto la Tiranna, a mangiare una brioches (sia mai la torta fatta in casa, troppo sana...)
Il nonno viene a prendere la Tiranna, il Vichingo sta a  casa oggi, ha la bronchite.
Ore 09.00
Il Vichingo gioca in salotto con le macchinine.
Ad un certo punto alza la testa, un pensiero attraversa la sua mente.
Si alza in piedi e corre.
Arriva in cucina e apre il mobiletto della dispensa.
Il Vichingo ha fame.
Si mangia un pacchetto di crackers, e se capita, una banana.
Altrimenti ci accontentiamo di un altro po' di latte.
Il Vichingo soddisfatto alle 10.00 può dormire.
Ore 11.00
Il Vichingo affamato si sveglia e urla.
Aspettando l'ora di pranzo si mangia un paio di oro saiwa, o una galletta di riso.
Ore 12.00
Finalmente si pranza, il Vichingo mangia pasta col sugo, qualche pomodorino, un po' di formaggio e pezzetti di torta salata del giorno prima.
Il vichingo è sazio.
Ore 13.30
Il Vichingo ha fame.
Dopo 150 ml di latte con lo stomaco pieno è pronto per tornare a giocare.
Ore 14.30
Il Vichingo, stanco e satollo, è pronto per la pennichella.
Ore 15.15.
Il Vichingo urlante si sveglia.
Ha lo stomaco vuoto.
Il Vichingo si mangia uno yoghurt, la banana e se c'è, la torta.
Il Vichingo con la pancia piena, è contento, e gioca per un po'.
Poi al Vichingo viene in mente che ha fame.
E va in dispensa a prendersi un biscotto.
Ore 18.30
Il Vichingo è affamato, bisogna distrarlo fino a ora di cena, le urla a volte diventano strazianti, bisogna calmarlo con un po' di latte.
Ora può resistere fino a ora di cena.
Ore 19.00
Si cena.
Zuppa con la pastina, un po' di pollo al saccoccio, 3 fette di tacchino.
Il Vichingo è soddisfatto!
Ore 20.00
Si va a nanna.
Ma per affrontare una lunga nottata, ci vuole un po' di latte!

giovedì 14 aprile 2011

Strani amori... che non sbocciano....

Mille anni fa, non ricordo nemmeno quando, sicuramente in un periodo pre facebook, pre twitter, pre blog, sono capitata su Netlog.
Non credo di averci mai fatto altro oltre la registrazione, era una cosa rimasta li,  completamente dimenticata.
Ma periodicamente sulla mail mi arrivavano aggiornamenti di stato che io beatamente ignoravo.
Ignoro molte cose sulla mia mail, ci sono attualmente 3580 messaggi non letti, (lo so, cose che fanno rabbrevidire!!) tutta pubblicità, aggiornamenti di face e cose che non controllo mai.
Tra di loro gli aggiornamenti di Netlog.
Da una settimana circa, mi sono fatta convincere ad approdare su Twitter, non lo capisco, non ne capisco il senso, ma ci sono.
Prometto di impegnarmi di più a capirlo!
E Netlog mi guardava, perchè facebook si, twitter si, e io no?
Poverino, aveva anche ragione, non sono razzista e mi sono ricollegata a Netlog.
Psw dispersa nei meandri del tempo, ma riesco ugualmente ad entrare.
Lo guardo e lo abbandono di nuovo.
Ma il mio passaggio non è evidente sfuggito ai frequentatori più attenti.
Mi arrivano diverse proposte di amicizia.
Ne apro una di un certo Paolo.
Paolo cerca di sedurmi con queste parole:
Ciao, premesso la vita è un dono straordinariamente meraviglioso, possiamo renderla ancora migliore magari conoscendoci !!! noi cerchiamo di utilizzarlo bene e correttamente questo mezzo della chat, il resto lasciamolo al destino, perché si può frugare nei sogni ma senza rovinare il velluto che copre il principio di tutto, amorosamente la vita, un sorriso una speranza conoscerti!!!! 
Che dire... Paolo mi a conquistato. Sono tentata di mollare marito, Tiranna e Vichingo per veleggiare con  lui (la sua foto e un ragazzo il windsurf).
Ma ho dei doveri verso i miei cari. Resisto e controbatto:
spero che non pensi davvero di attirare ragazze con questi messaggi...
Lui non mi perdona, e mi attacca così:
bhe se sei insensibile alla vita lascia perdere 
Sono pentita... sono un insensibile... non veleggero mai con Polo nei mari del sud....
Riuscirò a farmene una ragione prima o poi??

mercoledì 13 aprile 2011

Sono tornata operativa!!

Lo sapevo che sarebbe successo, era surriscaldato, si metteva a nanna da solo, e non ubbidiva più ai comandi.
I germi malefici che infettano casa nostra hanno colpito anche il nostro PC!
Così l'altro giorno, L. è arrivato e con sguardo torvo, mi ha detto che il nostro federe computer aveva bisogno di qualche giorno in clinica per disintossicarsi!
A malincuore ho dovuto salutarlo!!
Chiaramente, anche il Vichingo si è ammalato insieme al PC, così mi sono ritrovata tappata in casa, con un nano pressoche catatonico (ha dormito un sacco!!) senza il mio fedele compagno.
Ho capito il significato di astinenza!!!Ieri mi sono data alla cucina, con il mio nuovo giocattolo, di qui non vi ho ancora parlato, ho preparato:
- i muffin
-la treccia di pan brioches con le verdure e il formaggio
-il risotto con le lenticchie
- la passata di pomodoro da congelare per future evenienze.
ho pulito il bagno e tutta casa, letto un libro e pensato... così mi sono saltati alla mente un paio di progettini (moooolto ambiziosi... forse pure troppo) che mi piacerebbe cercare di far decollare... voi intanto incrociate le dita per noi!!!!
La settimana prossima sarà decisamente piena per me!!
Ho da studiarmi a memoria la presentazione del mio nuovo giocattolo, ho da fare un paio di presentazione per cercare di convincere altre persone a comprarlo, (e spero tanto di riuscirci!), ho da leggere un paio di libri,  e forse parte un altro lavoretto che per ora era rimasto accantonato!!!
Tutto questo sperando che i nani rimangano sani abbastanza da permettermi di fare tutto!!
Ok! questo post è per dire che sono tornata tra di voi!
Mi siete mancati! in questi giorni vi ho un po' trascurati...
Grazie per essere sempre così presenti!!

lunedì 11 aprile 2011

comunicazione di servizio

Per un paio di giorni non sarò con voi, il PC non sta bene è stressato e va dal dottore!!
Mi mancherete tutti tantissimo!!!!

UN BACIO!!!!!!!

Quello che non ti hanno mai detto, sul cambio del pannolino....


Quando sei all'ospedale con il tuo scricciolo rosa lavato e profumato accanto, non sospetti nemmeno cosa ti aspetta a casa. Hai una vaga idea, per sentito dire, che questi esserini minuscoli e rosa possono produrre dalle loro parti posteriori delle armi batteriologiche di portata cosmica. 
Nessuno ti avverte, nessuno ti dice niente.

Al corso pre-parto c'è quasi più omertà sul cambio del pannolino che sul dolore del travaglio (di solito con le mamme in attesa ci si mantiene su un vago: "ma si fa male... PERO' POI DIMENTICHI TUTTO EH!"). All'ospedale l'ostetrica di turno, con la sua bella scorta di pannolini ti mostra, con 2 abili mosse, come si toglie vestito, body, si lava il culetto del nano e si riveste. La cosa ti sembra talmente semplice, che non pensi sia neanche il casodi ripeterla sotto la sua esperta supervisione.
A casa di solito si ha un vasto campionario di pannolini.
Al supermercato ne hai trovati di ogni genere, formato, misura.
Per non sbagliare li hai presi tutti:
- da quelli iper tecnologici che oltre a tenere asciutto il culetto del piccolo batuffolo rosa, idratano, massaggiano, e cambiano colore per avvertirti che il cucciolo ha appena prodotto (cosa peraltro completamente inutile, ti basta un olfatto solo minimamente
sviluppato, la cacca dei bambini ha la prerogativa di annunciarsi immediatamente);
- a quelli "modello base" economici, assorbono e basta, che d'altra parte è l'unica cosa che devono fare.

Io devo dire che mi sono sempre trovata molto bene con gli Huggiesperchè oltre ad avere un ottimo rapporto qualità prezzo, hanno anche un comodissimo elastico in vita, che contiene e segue tutti i movimenti dei piccoli esploratori. Se la cosa con il Vichingo ci interessava anche poco,devo dire che invece, con la Tiranna versione prima infanzia, che aveva la stazza di un'orso bruno, la cosa ci è tornata davvero molto utile!!

La mamma che torna a casa con il suo batuffolo rosa, scopre prestissimo che l'argomento cacca, diventa il centro di tutte le
conversazioni con qualsiasi altro essere umano adulto. La cosa potrebbe essere anche di un certo interesse per le altre mamme, il pediatra e i nonni,  forse un po' meno, quando si racconta al fruttivendolo l'effetto che fa, mangiare la pera o i broccoli sulla consistenza delle evacuazioni di tuo figlio.

Con le altre mamme inizia così una sorta di gara su chi ha il figlio che ne fa di più, e chi produce l'odore più nauseante. Le mamme i cui figli non la fanno almeno 8 volte al giorno, di cui almeno un paio talmente potenti da doverli cambiare totalmente da testa a piedi vengono colte invariabilmente da ansia da prestazione. Devo dire che in questo campo la Tiranna era una vera campionessa, un po' meno soddisfazioni me le dava il Vichingo, che, nella sua versione prima infanzia aveva un po' le tendenze da piccolo Lord, ne faceva poca, raramente, e possibilmente sopra il vasino. Poi è cresciuto, e si è uniformato agli standard famigliari.

Quello che una mamma deve sapere per il cambio del pannolino (ma che nessuno ti dice)
- non importa quando l'hanno fatta l'ultima volta, al cambio pannolino loro producono;
- la potenza di lancio del loro culetto santo lascia senza parole, una volta ho notato strane gocce marroni sul muro, dal lato opposto del fasciatoio, e non era cioccolata;
- non importa se non si sono mai girati, essere soli sul fasciatoio, è il momento migliore per farlo la prima volta;
- non appena imparano a stare seduti, pretendono di essere lavati e cambiati seduti;
- non appena imparano a gattonare, pretendono di essere lavati e cambiati mentre gattonano via;
- appena inizieranno a camminare, armatevi di pazienza e scopettone, correranno per casa, culo al vento a marchiare il territorio;
- si quel culetto così piccolo può davvero fare cose così puzzolenti!

Questo post è nato grazie alla fiducia accordatami dalla piattaforma e-buzzing, che, nonostante il poco tempo che bazzico nel mondo dei blog, ha creduto abbastanza in noi, da permettermi di scrivere (rullo di tamburi prego!!) il mio primo articolo sponsorizzato!!! (qui degli applausi ci starebbero molto bene!!). Così, dopo aver chiesto se la cosa mi poteva interessare (e bisogna chiederlo?? certo!!!) mi hanno spedito il kit per scrivere questo post.
Il kit mi è arrivato venerdì e comprendeva un pacco di pannolini Huggies Super-Dry, un fasciatoio da passeggio (inutile, al momento il Vichingo si cambia in corsa!!) e una lettera scritta a mano che mi invitava a testare il prodotto e scrivere il mio post, il tutto racchiuso da un bel nastro violetto.Devo dire che la lettera mi ha fatto davvero piacere, poche righe, ma scritte a mano, in quest'epoca in qui anche i messaggi d'auguri si ricevono in formato digitale, 2 righe scritte a penna colpiscono proprio.

Così mi sono trovata con l mio kit, a chiedermi cosa mai avrei potuto scrivere.

Gli Huggies Super-Dry, hanno decisamente un effetto lassativo nel Vichingo, non ha mai prodotto così tanto in vita sua, certo potrebbe trattarsi di una coincidenza, ma io nel dubbio, li consiglio in caso di stitichezza!

Visto che ho preso molto seriamente il mio compito di tester, ho deciso di prendere spunto dalle pubblicità che tante volte ho visto in televisione, e ho fatto una campagna comparativa tra gli Huggies Super-Dry e un'altra nota marca di pannolini (che, essendo questa settimana scontata al supermercato dove faccio la spesa, avevo acquistato). Nel caso aveste il dubbio, se bucate un palloncino pieno di acqua con uno spillino questo scoppia, non zampilla come fanno vedere alla
televisione.
Per fare la mia comparazione quindi ho rinunciato al coreografico palloncino che si svuota lentamente nel pannolino per un più pratico biberon pieno di acqua, svuotato sul pannolino aperto. Devo dire che non ho trovato una grossa differenza tra le 2 marche.
- entrambe hanno assorbito mezzo litro di acqua;
- entrambe non hanno lasciato fuoriuscire liquidi;
- entrambi erano abbastanza asciutti, anche se alla fine un po' di umidità sulla pelle arriva;
L'esperimento non è continuato, con mezzo chilo di pannolino tra le gambe i nani si ritrovano zavorrati a terra, continuare era più o meno inutile.
Alla fine quindi, a parità prodotto, direi che la scelta migliore è quella più economica, quindi a mio parere, gli Huggies Super-dry sono il prodotto migliore!

venerdì 8 aprile 2011

e così abbiamo scoperto il ciuccio...


E arrivi alla fine del corso pre-parto, con tutto il necessario per il bimbo in arrivo pronto.
Solo che alla fine del Corso pre-parto, ti dicono che il ciuccio (di solito quello che hai comprato il giorno prima) è il male.
Il ciuccio, crea dipendenza.
Il ciuccio è un sostituto alla tetta, e quindi non aiuta la produzione del latte.
Il ciuccio è un vizio che poi fai fatica a togliere al bambino.
Tu inorridita, per l'incauto acquisto, lo butti tra le fiamme.
Sia mai che il futuro del tuo nano non ancora nato, sia costellato da numerose dipendenze.

Poi il nano nasce.
Il nano ti usa come ciuccio.
Il nano passa le sue giornate attaccato alla tua tetta.
Ormai vivete in perfetta simbiosi, siete più uniti ora di quando era nella pancia, solo che ora ci sono 40 gradi, sudi come una capra e avendolo sempre addosso non riesci a farti una doccia degna di questo nome da settimane.
Così decidi che forse il ciuccio è il male minore, e lo rispolveri.
Il Vichingo versione prima infanzia, non ha mai voluto il ciuccio.
Ho passato 11 mesi della sia vita a cercare di infilarglielo in bocca.
Ho provato a imbrogliarlo, proponendogli il ciuccio quando per distrazione si staccava un secondo dalla tetta.
Mi guardava con disgusto, e lo sputava.
Si svegliava 10 volte per notte, e tutte le volte voleva la tetta.
Quando stavo ormai per abbandonare ogni speranza, ha abbandonato la tetta, e ha accolto il ciuccio.
Così di colpo, senza spiegazioni, senza ripensamenti.
E le nostre notti sono decisamente migliorate.
E anche le nostre giornate sono migliorare, ora se i dentini che arrivano, gli prudono le gengive, è il ciuccio a venire morso.

Nel silenzio della notte, si sente il respiro del Vichingo,
ad un tratto, il Vichingo, si muove,
Si sente uno squittio, coperte che si scostano,
il Vichingo cerca il ciuccio.
Se lo trova tutto procede per il meglio, il Vichingo, riprende a dormire.
Ma a volte qualcosa si rompe, il nano in un momento di rabbia, prende il ciuccio  e lo scaglia giu dal letto.
Il rumore del ciuccio che cade spezza il silenzio.
E spezza il cuore del Vichingo, che pentito dell'atto appena compiuto, inizia a piangere straziato.
La mamma mezza addormentata, raccoglieun ciuccio dalla sua scorta personale sul comodino.
Inserisce il ciuccio nella bocca spalancata del nano urlante.
Il nano urlante sviene istantaneamente e riprende a russare.
Il nano di notte, ricorda molto il Ciccio Bello Bua della Tiranna.

giovedì 7 aprile 2011

il mal... migrante



Lo ammetto, quest'anno potrebbe essere che siamo un attimino ipocondriaci nei confronti della Tiranna.
Ma un'inverno condito di 3 bronchiti, 3 otiti, svariati mal di gola, qualche influenza intestinale, una polmonite, una mononucleosi, e diverse influenze, ci hanno un po' segnato.

Se la Tiranna piange senza motivo, noi ci preoccupiamo.
Se la Tiranna è stanca, noi ci preoccupiamo.
Se la Tiranna non ha fame, noi ci  preoccupiamo.
Se la Tiranna è nervosa, noi ci preoccupiamo.

La Tiranna ha capito.... e la Tiranna se ne approfitta.

Ieri notte, la Tiranna chiama il papà.
La Tiranna ha male all'orecchio.
...calma...
La Tiranna vuole le coccole.
Il male all'orecchio sparisce come d'incanto.
Il papà respira di nuovo.

Mattina, ci svegliamo.
La Tiranna vuole una brioche per colazione.
La Tiranna ha mal di pancia.
...calma...
La mamma va in iperventilazione.
Ritrova il respiro e dice alla Tiranna, che, se sta male non può mangiare la brioche.
La Tiranna non ha più mal di pancia.
La mamma respira.
La Tiranna ha mal di gola.
...calma...
La mamma è confusa.
La mamma si consulta con il papà, che è al lavoro.
Il papà, dice di vedere come prosegue e decidere, se mandarla alla materna.
La mamma è molto tesa.
La Tiranna ha fame.
La Tiranna si mangia la Brioche.

La Tiranna vuole giocare ai travestimenti.
La mamma le dice che può giocare, un po', poi ci si veste, e si va a scuola.
La Tiranna ha male all'orecchio.
...calma...
La mamma da la testa sul muro.
La Tiranna gioca con i travestimenti.
La Tiranna decide che può portare una maschera a scuola.
La Tiranna non ha più mal di gola.
La Tiranna non ha più mal di pancia.
La Tiranna non ha più male alle orecchie.
La mamma è contenta.

Pomeriggio si va al parco.
La Tiranna gioca e si stanca.
La Tiranna stanca è di cattivo umore.
...calma...
La mamma e il papà della Tiranna si chiedono se è solo stanchezza.
La Tiranna cena, si sporca le mani e va in bagno a lavarsi.
La Tiranna scoppia a piangere senza motivo.
La mamma e il papà, accorrono.
La Tiranna ha male all'orecchio.
...calma...
La Tiranna ha sbattuto l'orecchio sul lavandino, e si è fatta male.
La mamma e il papà della Tiranna hanno bisogno di ferie dalla Tiranna.

mercoledì 6 aprile 2011

lui lo farebbe anche!... se solo....

Capita, al parco, alla materna, al nido per strada, di incrociare mamme, con bimbi dell'età del Vichingo, che mi dicono "Luca/Marco/Matteo/Ecc... è bravo! non vuole stare sempre il braccio.. gioca per i fatti suoi!"
Il Vichingo sarebbe anche bravo e giocherebbe per i fatti suoi... se lo lasciassi fare....
Il problema è che le cose divertenti agli occhi del Vichingo sono:
- andare in bagno, aprire il rubinetto del bidet, allagare il bagno.
-andare in bagno aprire il bidet bere, riempire una qualsiasi ciotolina raccolta in qualche angolo della casa,  allagare il bagno.
- andare in cucina, aprire il mobile della dispensa, prendere i biscotti e rintonacare le parti basse delle pareti della casa.
- prendere il biberon, pieno possibilmente di camomilla zuccherata o latte (acqua no, acqua non ci piace) e distribuire uniformemente liquidi su pavimenti e divano.
- Arrampicarsi sulla seggiolina, mettersi in piedi in equilibrio e aspettare il corso degli eventi
- Giocare con il secchio del mocio.
- Usare un fiore di pezza come mocio e intingerlo nel secchio del mocio, farsi la doccia.
- Usare una ciabatta della Tiranna come bicchiere, per bere l'acqua del secchio del mocio.
- Lanciare oggetti di vario peso e misura dal balcone per vedere che  effetto fanno sulle macchine sottostanti.
- Usare i coperchi delle scatole come snowboard.
- Colorare muri e pavimenti con i pennarelli della Tiranna.
- Correre per casa con pennarelli/tappi di pennarelli/mattoncini duplo/spazzolino/ cucchiaini/qualsiasi altra cosa potenzialmente pericolosa in bocca.
- Nascondere biscotti in punti strategici della casa per ovviare il rischio di future carestie.
-Mangiare i biscotti, estratti da chissà dove.
- Mangiare altri generi alimentari di origine sconosciuta, cucinati a casa nostra troppi giorni prima.
- Estrarre spine dalle prese, rinfilarle per vedere l'effetto che fa.
- arrampicarsi sulla libreria, e testare le sue doti di equilibrismo.
- assaggiare le cose destinate ai gatti... sai mai che siano buone.
- sparpagliare libretti e fogli per il soggiorno, e provare a correrci sopra.
- .......

Insomma il Vichingo giocherebbe anche tranquillamente da solo, sono io che quando lo fa, non sono molto tranquilla.....

martedì 5 aprile 2011

Giornata di premi!!!

corie e sunshine mi hanno girato questo bellissimo premio!
Tesori siete splendide!!! grazie!!!

Ora, secondo copione, devo dire 10 cose di me, se ancora non le sapete, 10????? iosono una specie di libro aperto con le note a fondo pagina... come le trovo 10 cose?? Vabbeh! proviamo!!!1. quando avevo 5 anni, la sera avevo perso una girella di liquirizia nel prato sotto casa... il giorno dopo l'ho ritrovata, e appoggiata nel garage, dove, con la mia amica roby stavamo giocando, pensavo di buttarla quando tornavo a casa,  è arrivato mio fratello e vedendola mi ha chiesto se poteva mangiarla. Così la liquirizia che ha passato una nottata in mezzo a un prato è stata barattata con un pacchetto di patatine (Ah!! togliersi  i pesi a volte è liberatorio!!!)
2.  non ho la lacrima facile, di più, mi commuovo a guardare i bambini che giocano, a sentire i bambini che piangono, a guardare film romantici, a leggere storie tristi... un paio di volte mi sono commossa anche davanti a pubblicità o trame dei libri.
3. ho una memoria fotografica per tutte le cose inutili. Non mi ricordo una data storica a morire, e dopo 9 anni di inglese, so a malapena spiegarmi... ma sono un jukebox di canzoncine senza senso.
4. mi piacciono le sfide, mi emozionano.
5. Se voglio qualcosa non aspetto... me lo vado a prendere... così è successo con mio marito, con i lavori... non sono capace di stare ferma ad aspettare.
6. Sono confusionaria, illogica, irragionevole, scostante e lunatica. E questi sono i lati migliori.
7. Mi piacciono tutti gli animali, ma odio neanche troppo cordialmente i ragni e le larve.  Non li posso vedere neanche in foto. Se sono nella stessa stanza in cui ci sono io urlo e salto dappertutto. (qui si chiede cortesemente a Berserk di non approfittarsene! :D)
8. Non sono capace di fingere, non sono diplomatica, e non scendo a compromessi, se una persona non mi piace glielo faccio capire senza tanti giri.
9.  sono sicura che nulla succede per caso, le cose capitano per un motivo, le persone si incontrano per lasciarti qualcosa.
10. Credo che una vita non basti, quindi sono sicura che esiste un'anima e che ritorni sulla terra, tante volte, finchè non ha imparato tutto quello che doveva imparare.
FINITO!!! CHE LAVORACCIO!!!


Ora giro il premio a 10 (10?? manco ne leggo 10!!!) blog... 
-http://www.cupofbrain.info/ più versatili di questo non me ne vengono in mente!!!
-http://aspettandogiulia.blogspot.com/
-http://lamammasemprelamamma.blogspot.com/
-http://cuccs.blogspot.com/
-http://ilmondodipotolina.blogspot.com/
-http://cri-lacasadeimatti.blogspot.com/
ok! togliendo corie e sunshine, a cui non credo di poter rigirare il premio (o posso??) direi che basta!!