mercoledì 21 marzo 2012

Trasloco fase completata...

Ora che tutto è fatto vengo assalita da mille dubbi... 
Ho fatto bene? 
Mi seguite? 
Ecco da oggi il mio blog lo trovate qui

Sono sempre io. Gli argomenti sono sempre loro...
Per favore passate a trovarmi?

lunedì 19 marzo 2012

Bloggin Day

19 marzo. Anniversario dell'inizio della guerra in Libia.

Il Bloggin Day che Max Dejavù,ha organizzato grazie all'aiuto (e alla mano magica) di Owl.
Io partecipo per dire che ci sono.
Che nonostante la mia vita vada avanti mi fermo a pensare ai nostri concittadini rapiti all'estero.
E che soprattutto penso alle loro famiglie, all'angoscia che deve accompagnare ogni loro risveglio.

Continuo a ripetere che siamo migliori. Dovremmo dimostrarlo.
Non è un post, un evento, una manifestazione a cambiare le cose. Possiamo urlare per ore la nostra frustrazione, e il mondo sarà sempre un posto pieno di zone d'ombra.
Ma non voglio essere io l'ombra.

I nostri figli si meritano un posto migliore.
Un posto dove le persone non vengono dimenticate.

domenica 18 marzo 2012

Post tecnologico....

L. ieri mi ha regalato in anticipo il mio regalo di compleanno.
Credo per 2 motivi:
1. sapeva che mi sarebbe piaciuto davvero tanto, e non aveva voglia di lasciarlo inutilizzato in un angolo per un altro mese e mezzo;
2. piaceva tanto anche a lui. Ne è la prova che al momento è più "pieno" di cose sue che mie.
Ma non importa; sto recuperando!
Dunque dicevo il regalo per il mio compleanno è stato il Kindle!
Per chi non lo sapesse è un e-reader per leggere libri in formato digitale.
Casa nostra, o meglio, i risicati spazi di casa nostra che io mi ostino a riempire di libri, ringraziano cordialmente.

Ecco il mio Kindle lo adoro, ne è la prova che lo chiamo per nome enon per la sua funzione (cosa che succede per quasi tutte le cose elettroniche in casa).
Lo schermo fa un'effetto carta stampata che mi lasca senza parole, manca solo il modello che  rilascia il profumo da "libro nuovo".
Comunque ora sono alla ricerca di titoli da scaricare.

L'altra cosa che si merita il nome è il mio Galaxy. Lo ho già detto che amo il mio telefono?
Qui ci vuole una breve storia personale della telefonia.

Fine anni '90:
Quanto i cellulari hanno iniziato ad affacciarsi nel mondo di noi comuni mortali, io li consideravo 'na schifezza. Mai e poi mai mi sarei comprata una di quelle cose medio borghesi che facevano tanto figlia di papà.
Ricordo un mio compagno di classe in (4-5 superiore) che si è assentato dalla classe perchè il suo cellulare stava suonando. Ecco. Mi sono vergognata per lui.
Poi ho iniziato a uscire in macchina la sera, e mio padre, possessore di un cellulare che usava per lavoro, mi lasciava il suo "perchè non si sa mai" era nascosto nella borsa. Mai e poi mai lo avrei mostrato ad anima viva.
Passano i mesi.
Piano piano sempre più amici iniziavano ad usare i cellulari. Finchè un giorno, sono capitolata e, il mio ragazzo di allora, mi ha prestato il sul vecchio cellulare.
Ecco, non so come descriverlo; era una cabina telefonica portatile dentro cui Superman avrebbe potuto cambiarsi senza grossi problemi di spazio.
Grosso come un pacchetto di pannolini formato convenienza, pesante come una batteria di pentole; aveva una caratteristica tutta sua, sullo schermo non compariva la scritta "I Omnitel" come nei cellulari suoi amici, Sul suo schermo appariva "I Ominitel" che compagnia telefonica fosse rimane tutt'oggi un mistero.

Da li si sono susseguiti una serie di cellulari (2? forse 3? fino ad arrivare al mio 3310!

Ecco il 3310 non era un cellulare. Era il mio 3310. Lo amavo talmente tanto che ancora oggi è conservato a casa della nonna e talvolta viene usato dalla Tiranna per giocare.
Con la sua Cover intercambiabile (la mia era azzurra) rappresentava il cellulare per eccellenza.
Era pressoché indistruttibile, mi è caduto per terra, volato dalla finestra, è finito in una pozza d'acqua delle dimensioni di un piccolo stagno e non ha mai dato segni di cedimento.
Immagino che avrei potuto usarlo come martello, se mai nella mia vita avessi mai avuto occasione di usare un  martello.
Quelli a seguire, sono stati solo semplici "cellulari" finchè nelle mie mani non è arrivato il mio Galaxy.
Fiera sostenitrice del: "un telefono è fatto per telefonare" ho capitolato.
Avevo bisogno di un telefono che facesse foto, filmati, si collegasse a internet, mi facesse leggere documenti, ascoltare musica, prendere appunti e giocare? Forse no. Ma non credo riuscirei a tornare mai indietro....

Colgo l'occasione, visto il post strettamente tecnologico di presentare il 2° numero del nostro magazine.
Lo trovate qui: magazine
Come sempre consigli  e appunti sono doverosi.

Altro appunto, non so se avete notato il banner qui in parte.
Riporta la blog de I Viaggi di Maya, e pubblicizza un evento che si svolgerà domani in cui noi crediamo davvero tanto. Domani è la festa del papà è vero. Ma è anche l'anniversario della Guerra in Libia. E noi vorremmo, coglere l'occasione per unire le nostre voci in un coro di protesta contro la guerra e l'indifferenza.
Ci sono 9 nostri connazionali (11 oggi?) rapiti e dimenticati all'estero. Credo sia nostro dovere farci sentire.
Lo potete fare qui.


mercoledì 14 marzo 2012

Ci si abitua a tutto

La Tiranna è stata iscritta a inizio anno al posticipo, per garantirci la possibilità di andarla a prendere alle 16.30.
Io sono a casa, L. fa un orario invidiato dai più (alle 14.00 è a casa) e la nonna va in iperventilazione se non vede sua nipote almeno 5 giorni alla settimana (ma anche 6) quindi è stato più un proforma che altro.
Insomma credevamo fosse una cosa che tornava comoda in inverno quando, le giornate che finiscono alle 15.00 di pomeriggio ti tolgono ogni voglia di fare.
Occasionalmente la Tiranna sarebbe potuta stare alla materna. A giocare con i suoi amici, invece che stare a casa ad annoiarsi strisciando sul pavimento. (ma solo i miei figli quando sono stanchi e annoiati entrano in modalità lombrico? No giusto per capire....)
La Tiranna non ha mai voluto fermarsi al posticipo, per tutto un inverno non ci sono stati santi, impegni, temporali o altro, alle 15.30 qualche componente della nostra famiglia doveva essere davanti alla materna pronto a prelevare la piccola studentessa.
Oggi no.
Oggi a casa nostra si è svolto il seguente dialogo:
Tiranna: Mamma, ma perchè io non faccio mai merenda alla materna?
Mamma: Amore mio dolcissimo perchè tutte le volte che te lo ho proposto hai iniziato a urlare....
Tiranna: Ma è bello far merenda con tutti gli amici alla materna!
Mamma: ...... si lo credo anch'io amore?  Vuoi fermarti alla materna a fare merenda oggi?
Tiranna: Certo!
Mamma: ..........

Ecco, quindi, oggi che la giornata è pressoché estiva, che ci sono 30 gradi alla finestra (il termometro è al sole e riparato dall'aria... ma ci sono!!!!) La Tiranna è alla materna a far merenda invece che al parco a rotolare nella sabbia.

Il Vichingo, continua imperterrito a non parlare. Anche se ieri sera ha ordinato "Latte" mentre seduto sul divano guardava la tv, indicando con fare deciso il muro che divide il soggiorno dalla cucina. In compenso conosce TUTTI e con TUTTI intendo TUTTI i versi degli animali, compresi il tacchino e la pantera (che non ruggisce come la tigre, ma in modo diverso).
Sta anche completando la sua raccolta "1001 metodi per spaccarsi la testa" nell'ultima settimana è, in ordine sparso:
Volato giù dal letto;
avuto uno scontro con il lavandino del bagno;
caduto dal divanetto del nido;
Scivolato su dei fogli che aveva strategicamente sparpagliato per terra;
cozzato contro lo spigolo del tavolo;
Avuto uno scontro con l'asfalto (Ci sono ancora i segni, una bella grattugiata sotto il naso);
sbattuto contro il lavandino della vasca da bagno;
...... varie e eventuali al momento dimenticate.....

Tipo che stamattina sono entrata al nido con un Vichingo con un naso incrostato di sangue (sono riuscita stasera a pulirlo per bene, dopo un luuungo bagno) e una crosta rossa in formazione sotto la narice destra; le maestre si sono strette intorno a noi per informarsi dell'origine del devastante incidente (e probabilmente per sapere se era il caso si allertare i servizi sociali) e io: Ma no quello? No un graffietto, è caduto ieri col naso... non ha ancora capito l'utilità di parare i colpi con le mani!"
Ecco.... Tipo che 2 anni e mezzo fa, quando la Tiranna per la prima volta aveva cozzato il muso (su cosa? Mistero!) e aveva perso sangue. Eravamo a casa si amici i bimbi giocavano a un certo punto un botto e la Tiranna che arriva piangente. La prendo in braccio e la maglia mi si macchia con una scia di sangue sgorgante dalla sua bocca.
Nella mia mente vedevo denti rotti e danni irreparabili, credo già fossi pronta per una denuncia a tutti loro, ai vicini del piano di sotto e ai vigili che non erano intervenuti in tempo per salvare la mia bimba dalla rovina (l'ormone ribelle della gravidanza connotava tutto con una certa tragicità) -E' si Elena.... avete rischiato grosso....-
Ma era solo un graffio. Tempo 10 minuti mia figlia è tornata a giocare più felice di prima (e con del labbroni invidiabili)
Come dire... noi mamme ci corazziamo con il tempo!

sabato 10 marzo 2012

Questione di giochi

GIOCHI DI GRUPPO

Situazione 1
La Tiranna gioca tranquilla con i suoi cavallini e mini pony.
Costruisce la casetta, costruisce il giardino, i pony giocano felici con i loro genitori.
Ad un tratto succede l'imponderabile: un Vichingo arriva di corsa, distrugge il giardino, distrugge la casetta, rapisce i pony, scappa e li nasconde sotto le coperte.
La Tiranna si arrabbia con il Vichingo.
Il Vichingo si offende.
La mamma e il papà dormono su pezzi di plastica spigolosi nascosti sotto le lenzuola.

Situazione 2.
Il Vichingo gioca con la macchinina cavalcabile.
La Tiranna vuole giocare con quella macchinina cavalcabile; non una delle altre 2 che stazionano in casa: QUELLA.
Il Vichingo non la vuole lasciare.
La Tiranna non vuole cedere.
La macchina finisce in castigo.
Il Vichingo piange.
La Tiranna piange.

Situazione 3.
La Tiranna va in bagno a lavarsi le mani.
Il Vichingo va in bagno a lavarsi le mani.
Il Vichingo schizza d'acqua la Tiranna.
La Tiranna lancia acqua addosso al Vichingo.
Il bagno diventa una piscina.
Il Vichingo e la Tiranna sono da mettere in asciugatrice.

Situazione 4.
La Tiranna corre in camera nostra e sale sul letto.
Vuole fare le capriole
Il Vichingo corre in camera nostra.
Ha visto la Tiranna e ha un bisogno impellente di fare i salti sul letto.
La Tiranna fa capriole sul letto
Il Vichingo fa tuffi sul letto.
Io corro.
Li blocco 1 decino di secondo prima che le 2 teste della mia progenie si schiantino insieme.

Situazione 5
La Tiranna decide di fare un disegno
Prende fogli, colori, e si mette al suo tavolino
Il Vichingo decide che vuole colorare
Il disegno della Tiranna
La Tiranna si arrabbia e piange
Il Vichingo si offende e piange.


Situazione 6.
La Tiranna gioca a fare le costruzioni.
Il Vichingo gioca a distruggere le costruzioni.
La Tiranna si arrabbia
Il Vichingo piange.


GIOCHI DA TIRANNA
Tiranna: Oggi gioco con la mia coccinella, che è la mia nuova amica!
Mamma: che bella e come si chiama la tua coccinella?
Tiranna: Alessandra!
Mamma: Ah che bel nome!!
Tiranna: Ma no mamma! Quello è il cognome il nome è Troppo Bella!!
Mamma: ..........

GIOCHI DA VICHINGO


Situazione 1.
Il Vichingo va in camera.
Prende la borraccia dal letto della Tiranna
Va in soggiorno
Si riempie l a bocca di acqua
Corre in camera
Sputa l'acqua sulla lavagna
Ripete l'operazione svariate volte
Finchè la mamma non si insospettisce notando diverse scie di acqua sta soggiorno e cameretta.


Situazione 2.
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù col culo
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù in piedi
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù di testa
Ma mamma si tuffa e lo prende al volo.

Situazione 3.
Il Vichingo si avvicina alla libreria.
Prende i libri
Li lancia per terra
Li sparpaglia per bene
Corre sui libri
Scivola
La mamma lo prende al volo.


Situazione 4.
Il Vichingo trova una scatoletta di cartone, quelle tipo degli sciroppi per capirci.
va in bagno
apre il rubinetto del bidet
riempie la scatoletta di cartone
parte di corsa
allaga la casa


Situazione 5.
Il vichingo trova un oggetto, possibilmente duro e spigoloso.
Lo lancia in aria
l'oggetto cade.
lo prende
Lo rilancia il aria
mi tuffo a prendere l'oggetto prima che atterri sulla fronte del Vichingo.

Qualcuno potrebbe notare che i giochi della Tiranna in solitudine sono pochi.
In quel caso prendete i nr. 1-3-4-5-6 de "I GIOCHI DI GRUPPO" e leggeteli fino ad arrivare all'intervento del Vichingo, avrete così i giochi della Tiranna.

mercoledì 7 marzo 2012

Domande senza risposta....

Cos'è una bambina di 4 anni e mezzo, se non un'accozzaglia mista di contraddizioni e sogni?
La Tiranna è così un esserino leggiadro di 16 chili scarsi di infantile esuberanza.
Guarda il mondo con uno sguardo assente. A volte mi domando dove inizia e dove finisce la sua consapevolezza per quello che la circonda.
Perché la Tiranna è così: assente, dissociata, sognatrice e un po' presuntuosa, ma come possono esserlo i bambini.
"Pretendi troppo da lei, ha solo 4 anni!" Mi rimprovera mia mamma quando mi lamento del suo essere volubile.
"Potrebbe fare di più! Ha già 5 anni!" rispondo io risentita dall'essere ripresa su un campo che ritengo di mia competenza.

La realtà è che spesso credo che le cose mi stiano sfuggendo di mano. Ho davanti una piccola donna dallo spiccato carattere provocatorio, che mi ricorda pericolosamente il mio.
Penso alle parole di mia mamma, quando alla fine di ogni scontro mi ripeteva: "Ti auguro una figlia come te!"
E la profezia si è avverata, ho una piccola me che mi mette alla prova tutti i giorni, mi sfida, testa i miei limiti, vede fino a dove si può spingere.

A volte i suoi occhioni blu carichi di meraviglia bastano per non vedere tutto il resto. A volte sono talmente stanca e stufa che mi ritrovo a chiedermi se sto sbagliando tutto.

Perchè un bambino è in grado di ferire con le sue parole innocenti più di una lama affilata. Perchè dovrei rispondere con una risata ai suoi "non voglio tornare a casa, io sto meglio con la nonna" Invece a volte non riesco a non vederle come un avvertimento di quello che sarà. Ha 5 anni non ancora compiuti. E già non vuole stare con me, che sarà l'adolescenza?

Spesso mi lascia senza parole da controbattere, spesso non so cosa dire, nella sua testa tutto succede secondo una logica che sopra i 10 anni viene dimenticata. "Lo ho fatto perchè credevo fosse da fare" "Io credevo che fosse una cosa bella" sono le sue risposte a cui non so ribattere.
Perché non sono capace di vedere il mondo con i suoi occhi? Cosa sto sbagliando?

Fare il genitore a volte è difficile, ma perchè affiora la parte peggiore di te, quella che vorresti non esistesse...

Vorrei le risposte, vorrei sapere come preservare l'innocenza di mia figlia. Ma senza perdere di vista l'orizzonte.

Oggi va così... periodo introspettivo e di scazzo generale....

domenica 4 marzo 2012

Breve post con "comunicazioni di servizio"

1. Ieri il Vichingo è stato portato dal parrucchiere.
Andare dal parrucchiere cinese ha un lato positivo: costa decisamente poco.
Ha però anche un lato negativo: non comprende molto bene la lingua e, chiaramente nemmeno le unità di misura italiane. Dovevo capirlo quando ha preso il rasoio che la mia idea di spuntatina differiva dalla sua. Ma quel che è fatto è fatto e ora il Vichingo presenta una capigliatura degna di un sergente dell'esercito:
Devo però ammettere che, nonostante il leggero shock iniziale sta molto bene. La capigliatura da "Piccolo Lord" poco ci azzeccava con lo sguardo da monello.

2. Un passaggio del mio post sull'allattamento (qui)è stato travisato. Non era nelle mie intenzioni dare a intendere che "l'allattamento con il biberon è sbagliato" era solo un'elenco delle cose che, giornalmente ci sentiamo ripetere.
Allattare al seno è meglio? Evidentemente si.
Ci sono una serie di vari motivi per cui una mamma non allatta? Ovviamente si.
La mia voleva una denuncia, una mamma fa quello che può, quello che riesce e quello che riesce.
Io avevo deciso che a 6 mesi il Vichingo sarebbe stato pronto a passare all'artificiale.
Il Vichingo aveva deciso che per quello che lo riguardava l'allattamente sarebbe proseguito fino a data da destinarsi.
Io ho passato 5 mesi a comprare latti in polvere cercandone uno che soddisfacesse i gusti del Vichingo. Non ne ho trovati e pur allattando al seno ho fatto fuori un capitale in latte artificiale... Chi dovrei mai giudicare??

3. Questo è importante: 2 amiche hanno bisogno di tanti influssi positivi e tanti abbracci virtuali carichi di affetto:
N. che domani porta la sua bimba in ospedale. Ti penso!! Andrà tutto bene!!
D. che non sa come sta la sua bimba. Una storia che spero di potervi raccontare perchè significa che è finita bene. D. non so se passi di qui. Ma vi penso tantissimo, e tutte le volte mi manca il fiato!
Ragazze vi doglio bene!!!


sabato 3 marzo 2012

La top ten dello scazzo

Le prime uscite della bella stagione, mi ricordano quanto amo stare all'aperto.
Ma mi ricordano anche quelle cose di cui proprio non sentivo la mancanza.
E qui scatta la top ten "LE 10 COSE CHE NON SI POSSONO VEDERE/SENTIRE AL PARCO"

10. Le mamme tacco 10 e minigonna: Insomma sei al parco, non a una sfilata, hai bisogno del tacco?? Che se poi tuo figlio inizia a correre verso la strada mi tocca andare a me a recuperarlo che altrimenti se lo investono mi tocca convivere con i sensi di colpa? Mi rendo conto che non tutte (come me) considerano il parco sotto casa un prolungamento del proprio appartamento, io potrei venirci tranquillamente in ciabatte e bigodini.... Ma se stai in mezzo all'erba e ai legnetti cosa c'è di meglio di pantaloni e scarpe da ginnastica?

9. Le mamme "mio figlio è fatto di cristallo non toccatelo che si rompe": Cosa vieni al parco a fare se appena un bambino si avvicina a tuo figlio lo guardi come se dovesse romperlo? A meno che non si avvicina armato di un sasso o di un'altro oggetto contundente, difficilmente riuscirà a fargli del male. E posso assicurare che, i peluches e gli animaletti di gomma sono pressoché innocui.

8. I padroni dei cani che "non vedono" quando i loro cuccioli lasciano ricordi in giro: Insomma, ma la cacca la trovate decorativa? Considerate così scarso il lavoro dei giardinieri del comune che vi sentite in obbligo di "aiutarli" concimando i prati? Amo i cani, ma odio certi padroni.

7. I bambini selvaggi: I bambini selvaggi viaggiano a pari passo con il personaggio del punto 6.

6. La mamma "Non mi riguarda quello che succede intorno a me" io ho da chiacchierare/parlare al telefono/ farmi i cavolacci miei: I bambini selvaggi rubano i giocattoli, ma non per giocarci, ma semplicemente per il gusto di lanciarli in giro. Tirano i sassi e la sabbia, disturbano deliberatamente la pace del parco, urlando parole che vorresti che tuo figlio non imparasse prima della maggiore età, mentre la madre è occupata a farsi deliberatamente i fatti suoi. Capita che, dopo tuoi vari richiami al figlio e occhiatacce rivolte a lei, si renda conto che la sua progenie sia in serio pericolo di estinzione, allora con voce fastidiosamente giuliva esclama: "Paoletto, adesso basta altrimenti lo dico la papà questa sera" Minaccia del tutto inutile, e intanto tu pensi a come ti farebbe piacere fare il passeggino intorno al collo di entrambi.

5. Il bambino abbandonato: Ecco qui non è il bambino abbandonato, quanto la madre a irritarmi. Il bambino abbandonato ha le legittime richieste di un normalissimo bambino, solo che, non potendo esigerle da sua madre (latitante) le esige dagli altri genitori. 
Difficile rimanere indifferenti davanti a 2 occhioni che ti guardano da un metro di altezza, chiedendo un biscotto (e come la mettiamo con le possibili allergie?), un giro in bicicletta (e se poi non la riporta?) una spinta in altalena (ma non basta spingere i miei?!?!). Se con lo sguardo cerchi una madre sguarnita dalla prole non vedi nessuno. Così ti ritrovi con un bimbo in affido involontario, in attesa di veder comparire una mamma che ti permetta di tornare a casa.

4. I ciclisti: I ciclisti già mi danno l'orticaria sulla strada, al parco riescono a far emergere la parte più violenta di me. Questi bambini/ragazzi che improvvisano vere e proprie gare ad ostacoli, in cui gli ostacoli sono i bambini che giocano. Non importa quante volte gli si dica di smetterla; non lo fanno. E se malauguratamente cadono perchè vanno addosso a un altro occupante del parco, le madri arrivano con lo sguardo avvelenato: "qualcuno a fatto cadere il loro povero bambino"

3. Le mamme "al parco ci siamo solo noi": Se l'altalena è 1 e i bambini sono 20 possibile che non ci arrivi che, forse, dopo 45 minuti che spingi tuo figlio intanto che chiacchieri al telefono, gli altri bambini che ti guardano con sguardo supplichevole vorrebbero salire per un po'?

2. I bambini "i miei giochi sono miei, i tuoi giochi sono miei" Insomma dai. Ho detto già tutto.

1. Le mamme con la sigaretta: premessa, considero le mamme con la sigaretta in mano che spingono la carrozzina o peggio tengono in braccio un bambino un chiaro invito alla violenza. Dopo tutte le campagne sui danni del fumo passivo costringi tuo figlio a respirarlo?? Ma passi.... Ma perché costringi anche i miei? E perché per colpa tua e delle tue altre amiche tabagiste mi costringi a fare la guardia a mio figlio per non rischiare che metta in bocca i tuoi mozziconi che hai abbandonato nella buca della sabbia?

Questa lista è stata scritta in ordine sparso... come mi venivano in mente. Ma ho dimenticato sicuramente qualcosa. A voi? Cosa sono le cose che danno sui nervi?
 

venerdì 2 marzo 2012

A chi vuole bene la Tiranna?

Tiranna ore 7.00 am: Dov'è papà? Vogliooooo il mio papàààààààààààààààààààààààààààààà!!!!
Tiranna ore 8.30 am: Mamma sei la mia preferita!! Tienimi con te, non voglio stare alla materna!
Tiranna ore 3.30 pm: Nonna io non voglio tornare a casa, voglio stare qui con la mia maestra!
Tiranna ore 4.30 pm: Voglio la mia nonnnaaaaaaa!!Mamma non voglio venire  a casa!! La nonna è la mia preferita!!
Tiranna ore 5.00 pm: Mamma io ti amo tanto lo sai?
Tiranna ore 6.00 pm: Papà finalmente!!Tu sei il mio preferito!!!!
Tiranna ore 7.00 pm: Mamma non voglio mangiare vicino al papà, voglio stare vicino a te, io ti voglio tanto bene!!!
Tiranna ore 8.30 pm: Vieni qui papà facciamoci le coccole! Ti devo dire un segreto, ma solo a te, perchè io e te siamo amici, non la mamma!!!

Mia figlia è una banderuola...............

giovedì 1 marzo 2012

Dico a te... che tanto ti da fastidio una mamma che allatta.

Dico a te, che te ne stai nascosto dietro uno schermo a giudicare.
Dico a te, che mastichi con la bocca aperta e mi mostri tutto quello che non hai ancora digerito.
Dico a te, che pensi che un rutto più è forte più è divertente.
Dico a te, che mentre parli rumini una cicca e pare ti si debba slogare la mascella.
Dico a te, che fumi davanti ai tuoi figli, bevi alcolici e mangi schifezze.
Dico a te, che ti fingi scandalizzato davanti alla farfallina di Belen, se non vuoi vederla non la guardi. Punto!
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti precede perchè "va troppo piano"
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti passa accanto perchè va troppo veloce.
Dico a te, che è normale mettere una bestemmia ogni 3 parole.
Dico a te, che sputi per terra.
Dico a te, che porti a passeggio il cane e quando fa i suoi bisogni li lasci li a concimare le strade.
Dico a te, che sei convinto che le bottiglie in mezzo ai boschi siano decorative.
Dico a te, che ti scaccoli ai semafori e pensi che nessuno ti veda.
Dico a te, che pensi che tolleranza e accondiscendenza siano la stessa cosa.
Dico a te, che giudichi le persone a secondo del loro colore, religione, preferenze sessuali o simili.
Dico a te, che scambi grezze battute sessiste per innocente ironia.
Dico a te, si proprio a te... E cosa ti dico? Che c'è di peggio nel mondo di una mamma che allatta il suo bambino!

Allattare a orari fissi è sbagliato.
Allattare con il latte artificiale è sbagliato.
Allattare a richiesta a meno che non si sia nascosti tra le mura domestiche, al chiuso e possibilmente con le persiano abbassate (sia mai che un aereo che passa di possa vedere una mezza tetta nascosta dalla testa di un neonato) è sbagliato.
E allora una mamma cosa deve fare?

La Tiranna era una bambina a cui piaceva mangiare quando era piccola.
E io ero una mamma a cui piaceva passeggiare quando la Tiranna era piccola.
La Tiranna è stata allattata in passeggiata, sotto i gradini del Duomo di Trento, dentro i ristoranti, e anche durante il rinfresco del pranzo del mio matrimonio, passeggiavo tra i tavoli tenendo questa infanta che, ignara della festa intorno a lei, si gustava il suo pranzo. Non avrebbe dovuto?
Per noi non è mai stato un problema.
Alla Tiranna non dava fastidio.
A me non disturbava. Non sarei mai andata in giro in topless, non fa parte di me. Ma se i miei figli hanno fame: hanno il diritto di mangiare. Se non da fastidio noi.
Che fastidio deve dare a te?
Fai più schifo te, che mentre mangi sputi cibo premasticato sul tavolo.

Ora certi locali, mostrano con orgoglio sulla porta il disegno di una donna che allatta.
Ci dicono che li possiamo entrare. Li siamo ben accette e non reiette.
Per quello che mi riguarda dovrebbero essere altri i cartelli. Come quelli dei cani una bella croce sulla mamma che nutre il suo bambino. Li non ci vogliono. Li preferiscono la gente che sputa e si scaccola a una mamma che allatta.
Face ha iniziato a censurare le foto dell'allattamento. E li mi è partito l'embolo.
E ho cambiato la foto del mio profilo, ora c'è questa:









E nel caso dovesse turbare la sensibilità di qualcuno, fatemelo sapere, provvederò a sostituirla con una foto di un automobilista che si scaccola al semaforo.....