mercoledì 21 marzo 2012

Trasloco fase completata...

Ora che tutto è fatto vengo assalita da mille dubbi... 
Ho fatto bene? 
Mi seguite? 
Ecco da oggi il mio blog lo trovate qui

Sono sempre io. Gli argomenti sono sempre loro...
Per favore passate a trovarmi?

lunedì 19 marzo 2012

Bloggin Day

19 marzo. Anniversario dell'inizio della guerra in Libia.

Il Bloggin Day che Max Dejavù,ha organizzato grazie all'aiuto (e alla mano magica) di Owl.
Io partecipo per dire che ci sono.
Che nonostante la mia vita vada avanti mi fermo a pensare ai nostri concittadini rapiti all'estero.
E che soprattutto penso alle loro famiglie, all'angoscia che deve accompagnare ogni loro risveglio.

Continuo a ripetere che siamo migliori. Dovremmo dimostrarlo.
Non è un post, un evento, una manifestazione a cambiare le cose. Possiamo urlare per ore la nostra frustrazione, e il mondo sarà sempre un posto pieno di zone d'ombra.
Ma non voglio essere io l'ombra.

I nostri figli si meritano un posto migliore.
Un posto dove le persone non vengono dimenticate.

domenica 18 marzo 2012

Post tecnologico....

L. ieri mi ha regalato in anticipo il mio regalo di compleanno.
Credo per 2 motivi:
1. sapeva che mi sarebbe piaciuto davvero tanto, e non aveva voglia di lasciarlo inutilizzato in un angolo per un altro mese e mezzo;
2. piaceva tanto anche a lui. Ne è la prova che al momento è più "pieno" di cose sue che mie.
Ma non importa; sto recuperando!
Dunque dicevo il regalo per il mio compleanno è stato il Kindle!
Per chi non lo sapesse è un e-reader per leggere libri in formato digitale.
Casa nostra, o meglio, i risicati spazi di casa nostra che io mi ostino a riempire di libri, ringraziano cordialmente.

Ecco il mio Kindle lo adoro, ne è la prova che lo chiamo per nome enon per la sua funzione (cosa che succede per quasi tutte le cose elettroniche in casa).
Lo schermo fa un'effetto carta stampata che mi lasca senza parole, manca solo il modello che  rilascia il profumo da "libro nuovo".
Comunque ora sono alla ricerca di titoli da scaricare.

L'altra cosa che si merita il nome è il mio Galaxy. Lo ho già detto che amo il mio telefono?
Qui ci vuole una breve storia personale della telefonia.

Fine anni '90:
Quanto i cellulari hanno iniziato ad affacciarsi nel mondo di noi comuni mortali, io li consideravo 'na schifezza. Mai e poi mai mi sarei comprata una di quelle cose medio borghesi che facevano tanto figlia di papà.
Ricordo un mio compagno di classe in (4-5 superiore) che si è assentato dalla classe perchè il suo cellulare stava suonando. Ecco. Mi sono vergognata per lui.
Poi ho iniziato a uscire in macchina la sera, e mio padre, possessore di un cellulare che usava per lavoro, mi lasciava il suo "perchè non si sa mai" era nascosto nella borsa. Mai e poi mai lo avrei mostrato ad anima viva.
Passano i mesi.
Piano piano sempre più amici iniziavano ad usare i cellulari. Finchè un giorno, sono capitolata e, il mio ragazzo di allora, mi ha prestato il sul vecchio cellulare.
Ecco, non so come descriverlo; era una cabina telefonica portatile dentro cui Superman avrebbe potuto cambiarsi senza grossi problemi di spazio.
Grosso come un pacchetto di pannolini formato convenienza, pesante come una batteria di pentole; aveva una caratteristica tutta sua, sullo schermo non compariva la scritta "I Omnitel" come nei cellulari suoi amici, Sul suo schermo appariva "I Ominitel" che compagnia telefonica fosse rimane tutt'oggi un mistero.

Da li si sono susseguiti una serie di cellulari (2? forse 3? fino ad arrivare al mio 3310!

Ecco il 3310 non era un cellulare. Era il mio 3310. Lo amavo talmente tanto che ancora oggi è conservato a casa della nonna e talvolta viene usato dalla Tiranna per giocare.
Con la sua Cover intercambiabile (la mia era azzurra) rappresentava il cellulare per eccellenza.
Era pressoché indistruttibile, mi è caduto per terra, volato dalla finestra, è finito in una pozza d'acqua delle dimensioni di un piccolo stagno e non ha mai dato segni di cedimento.
Immagino che avrei potuto usarlo come martello, se mai nella mia vita avessi mai avuto occasione di usare un  martello.
Quelli a seguire, sono stati solo semplici "cellulari" finchè nelle mie mani non è arrivato il mio Galaxy.
Fiera sostenitrice del: "un telefono è fatto per telefonare" ho capitolato.
Avevo bisogno di un telefono che facesse foto, filmati, si collegasse a internet, mi facesse leggere documenti, ascoltare musica, prendere appunti e giocare? Forse no. Ma non credo riuscirei a tornare mai indietro....

Colgo l'occasione, visto il post strettamente tecnologico di presentare il 2° numero del nostro magazine.
Lo trovate qui: magazine
Come sempre consigli  e appunti sono doverosi.

Altro appunto, non so se avete notato il banner qui in parte.
Riporta la blog de I Viaggi di Maya, e pubblicizza un evento che si svolgerà domani in cui noi crediamo davvero tanto. Domani è la festa del papà è vero. Ma è anche l'anniversario della Guerra in Libia. E noi vorremmo, coglere l'occasione per unire le nostre voci in un coro di protesta contro la guerra e l'indifferenza.
Ci sono 9 nostri connazionali (11 oggi?) rapiti e dimenticati all'estero. Credo sia nostro dovere farci sentire.
Lo potete fare qui.


mercoledì 14 marzo 2012

Ci si abitua a tutto

La Tiranna è stata iscritta a inizio anno al posticipo, per garantirci la possibilità di andarla a prendere alle 16.30.
Io sono a casa, L. fa un orario invidiato dai più (alle 14.00 è a casa) e la nonna va in iperventilazione se non vede sua nipote almeno 5 giorni alla settimana (ma anche 6) quindi è stato più un proforma che altro.
Insomma credevamo fosse una cosa che tornava comoda in inverno quando, le giornate che finiscono alle 15.00 di pomeriggio ti tolgono ogni voglia di fare.
Occasionalmente la Tiranna sarebbe potuta stare alla materna. A giocare con i suoi amici, invece che stare a casa ad annoiarsi strisciando sul pavimento. (ma solo i miei figli quando sono stanchi e annoiati entrano in modalità lombrico? No giusto per capire....)
La Tiranna non ha mai voluto fermarsi al posticipo, per tutto un inverno non ci sono stati santi, impegni, temporali o altro, alle 15.30 qualche componente della nostra famiglia doveva essere davanti alla materna pronto a prelevare la piccola studentessa.
Oggi no.
Oggi a casa nostra si è svolto il seguente dialogo:
Tiranna: Mamma, ma perchè io non faccio mai merenda alla materna?
Mamma: Amore mio dolcissimo perchè tutte le volte che te lo ho proposto hai iniziato a urlare....
Tiranna: Ma è bello far merenda con tutti gli amici alla materna!
Mamma: ...... si lo credo anch'io amore?  Vuoi fermarti alla materna a fare merenda oggi?
Tiranna: Certo!
Mamma: ..........

Ecco, quindi, oggi che la giornata è pressoché estiva, che ci sono 30 gradi alla finestra (il termometro è al sole e riparato dall'aria... ma ci sono!!!!) La Tiranna è alla materna a far merenda invece che al parco a rotolare nella sabbia.

Il Vichingo, continua imperterrito a non parlare. Anche se ieri sera ha ordinato "Latte" mentre seduto sul divano guardava la tv, indicando con fare deciso il muro che divide il soggiorno dalla cucina. In compenso conosce TUTTI e con TUTTI intendo TUTTI i versi degli animali, compresi il tacchino e la pantera (che non ruggisce come la tigre, ma in modo diverso).
Sta anche completando la sua raccolta "1001 metodi per spaccarsi la testa" nell'ultima settimana è, in ordine sparso:
Volato giù dal letto;
avuto uno scontro con il lavandino del bagno;
caduto dal divanetto del nido;
Scivolato su dei fogli che aveva strategicamente sparpagliato per terra;
cozzato contro lo spigolo del tavolo;
Avuto uno scontro con l'asfalto (Ci sono ancora i segni, una bella grattugiata sotto il naso);
sbattuto contro il lavandino della vasca da bagno;
...... varie e eventuali al momento dimenticate.....

Tipo che stamattina sono entrata al nido con un Vichingo con un naso incrostato di sangue (sono riuscita stasera a pulirlo per bene, dopo un luuungo bagno) e una crosta rossa in formazione sotto la narice destra; le maestre si sono strette intorno a noi per informarsi dell'origine del devastante incidente (e probabilmente per sapere se era il caso si allertare i servizi sociali) e io: Ma no quello? No un graffietto, è caduto ieri col naso... non ha ancora capito l'utilità di parare i colpi con le mani!"
Ecco.... Tipo che 2 anni e mezzo fa, quando la Tiranna per la prima volta aveva cozzato il muso (su cosa? Mistero!) e aveva perso sangue. Eravamo a casa si amici i bimbi giocavano a un certo punto un botto e la Tiranna che arriva piangente. La prendo in braccio e la maglia mi si macchia con una scia di sangue sgorgante dalla sua bocca.
Nella mia mente vedevo denti rotti e danni irreparabili, credo già fossi pronta per una denuncia a tutti loro, ai vicini del piano di sotto e ai vigili che non erano intervenuti in tempo per salvare la mia bimba dalla rovina (l'ormone ribelle della gravidanza connotava tutto con una certa tragicità) -E' si Elena.... avete rischiato grosso....-
Ma era solo un graffio. Tempo 10 minuti mia figlia è tornata a giocare più felice di prima (e con del labbroni invidiabili)
Come dire... noi mamme ci corazziamo con il tempo!

sabato 10 marzo 2012

Questione di giochi

GIOCHI DI GRUPPO

Situazione 1
La Tiranna gioca tranquilla con i suoi cavallini e mini pony.
Costruisce la casetta, costruisce il giardino, i pony giocano felici con i loro genitori.
Ad un tratto succede l'imponderabile: un Vichingo arriva di corsa, distrugge il giardino, distrugge la casetta, rapisce i pony, scappa e li nasconde sotto le coperte.
La Tiranna si arrabbia con il Vichingo.
Il Vichingo si offende.
La mamma e il papà dormono su pezzi di plastica spigolosi nascosti sotto le lenzuola.

Situazione 2.
Il Vichingo gioca con la macchinina cavalcabile.
La Tiranna vuole giocare con quella macchinina cavalcabile; non una delle altre 2 che stazionano in casa: QUELLA.
Il Vichingo non la vuole lasciare.
La Tiranna non vuole cedere.
La macchina finisce in castigo.
Il Vichingo piange.
La Tiranna piange.

Situazione 3.
La Tiranna va in bagno a lavarsi le mani.
Il Vichingo va in bagno a lavarsi le mani.
Il Vichingo schizza d'acqua la Tiranna.
La Tiranna lancia acqua addosso al Vichingo.
Il bagno diventa una piscina.
Il Vichingo e la Tiranna sono da mettere in asciugatrice.

Situazione 4.
La Tiranna corre in camera nostra e sale sul letto.
Vuole fare le capriole
Il Vichingo corre in camera nostra.
Ha visto la Tiranna e ha un bisogno impellente di fare i salti sul letto.
La Tiranna fa capriole sul letto
Il Vichingo fa tuffi sul letto.
Io corro.
Li blocco 1 decino di secondo prima che le 2 teste della mia progenie si schiantino insieme.

Situazione 5
La Tiranna decide di fare un disegno
Prende fogli, colori, e si mette al suo tavolino
Il Vichingo decide che vuole colorare
Il disegno della Tiranna
La Tiranna si arrabbia e piange
Il Vichingo si offende e piange.


Situazione 6.
La Tiranna gioca a fare le costruzioni.
Il Vichingo gioca a distruggere le costruzioni.
La Tiranna si arrabbia
Il Vichingo piange.


GIOCHI DA TIRANNA
Tiranna: Oggi gioco con la mia coccinella, che è la mia nuova amica!
Mamma: che bella e come si chiama la tua coccinella?
Tiranna: Alessandra!
Mamma: Ah che bel nome!!
Tiranna: Ma no mamma! Quello è il cognome il nome è Troppo Bella!!
Mamma: ..........

GIOCHI DA VICHINGO


Situazione 1.
Il Vichingo va in camera.
Prende la borraccia dal letto della Tiranna
Va in soggiorno
Si riempie l a bocca di acqua
Corre in camera
Sputa l'acqua sulla lavagna
Ripete l'operazione svariate volte
Finchè la mamma non si insospettisce notando diverse scie di acqua sta soggiorno e cameretta.


Situazione 2.
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù col culo
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù in piedi
Il Vichingo sale sul divano
Si butta giù di testa
Ma mamma si tuffa e lo prende al volo.

Situazione 3.
Il Vichingo si avvicina alla libreria.
Prende i libri
Li lancia per terra
Li sparpaglia per bene
Corre sui libri
Scivola
La mamma lo prende al volo.


Situazione 4.
Il Vichingo trova una scatoletta di cartone, quelle tipo degli sciroppi per capirci.
va in bagno
apre il rubinetto del bidet
riempie la scatoletta di cartone
parte di corsa
allaga la casa


Situazione 5.
Il vichingo trova un oggetto, possibilmente duro e spigoloso.
Lo lancia in aria
l'oggetto cade.
lo prende
Lo rilancia il aria
mi tuffo a prendere l'oggetto prima che atterri sulla fronte del Vichingo.

Qualcuno potrebbe notare che i giochi della Tiranna in solitudine sono pochi.
In quel caso prendete i nr. 1-3-4-5-6 de "I GIOCHI DI GRUPPO" e leggeteli fino ad arrivare all'intervento del Vichingo, avrete così i giochi della Tiranna.

mercoledì 7 marzo 2012

Domande senza risposta....

Cos'è una bambina di 4 anni e mezzo, se non un'accozzaglia mista di contraddizioni e sogni?
La Tiranna è così un esserino leggiadro di 16 chili scarsi di infantile esuberanza.
Guarda il mondo con uno sguardo assente. A volte mi domando dove inizia e dove finisce la sua consapevolezza per quello che la circonda.
Perché la Tiranna è così: assente, dissociata, sognatrice e un po' presuntuosa, ma come possono esserlo i bambini.
"Pretendi troppo da lei, ha solo 4 anni!" Mi rimprovera mia mamma quando mi lamento del suo essere volubile.
"Potrebbe fare di più! Ha già 5 anni!" rispondo io risentita dall'essere ripresa su un campo che ritengo di mia competenza.

La realtà è che spesso credo che le cose mi stiano sfuggendo di mano. Ho davanti una piccola donna dallo spiccato carattere provocatorio, che mi ricorda pericolosamente il mio.
Penso alle parole di mia mamma, quando alla fine di ogni scontro mi ripeteva: "Ti auguro una figlia come te!"
E la profezia si è avverata, ho una piccola me che mi mette alla prova tutti i giorni, mi sfida, testa i miei limiti, vede fino a dove si può spingere.

A volte i suoi occhioni blu carichi di meraviglia bastano per non vedere tutto il resto. A volte sono talmente stanca e stufa che mi ritrovo a chiedermi se sto sbagliando tutto.

Perchè un bambino è in grado di ferire con le sue parole innocenti più di una lama affilata. Perchè dovrei rispondere con una risata ai suoi "non voglio tornare a casa, io sto meglio con la nonna" Invece a volte non riesco a non vederle come un avvertimento di quello che sarà. Ha 5 anni non ancora compiuti. E già non vuole stare con me, che sarà l'adolescenza?

Spesso mi lascia senza parole da controbattere, spesso non so cosa dire, nella sua testa tutto succede secondo una logica che sopra i 10 anni viene dimenticata. "Lo ho fatto perchè credevo fosse da fare" "Io credevo che fosse una cosa bella" sono le sue risposte a cui non so ribattere.
Perché non sono capace di vedere il mondo con i suoi occhi? Cosa sto sbagliando?

Fare il genitore a volte è difficile, ma perchè affiora la parte peggiore di te, quella che vorresti non esistesse...

Vorrei le risposte, vorrei sapere come preservare l'innocenza di mia figlia. Ma senza perdere di vista l'orizzonte.

Oggi va così... periodo introspettivo e di scazzo generale....

domenica 4 marzo 2012

Breve post con "comunicazioni di servizio"

1. Ieri il Vichingo è stato portato dal parrucchiere.
Andare dal parrucchiere cinese ha un lato positivo: costa decisamente poco.
Ha però anche un lato negativo: non comprende molto bene la lingua e, chiaramente nemmeno le unità di misura italiane. Dovevo capirlo quando ha preso il rasoio che la mia idea di spuntatina differiva dalla sua. Ma quel che è fatto è fatto e ora il Vichingo presenta una capigliatura degna di un sergente dell'esercito:
Devo però ammettere che, nonostante il leggero shock iniziale sta molto bene. La capigliatura da "Piccolo Lord" poco ci azzeccava con lo sguardo da monello.

2. Un passaggio del mio post sull'allattamento (qui)è stato travisato. Non era nelle mie intenzioni dare a intendere che "l'allattamento con il biberon è sbagliato" era solo un'elenco delle cose che, giornalmente ci sentiamo ripetere.
Allattare al seno è meglio? Evidentemente si.
Ci sono una serie di vari motivi per cui una mamma non allatta? Ovviamente si.
La mia voleva una denuncia, una mamma fa quello che può, quello che riesce e quello che riesce.
Io avevo deciso che a 6 mesi il Vichingo sarebbe stato pronto a passare all'artificiale.
Il Vichingo aveva deciso che per quello che lo riguardava l'allattamente sarebbe proseguito fino a data da destinarsi.
Io ho passato 5 mesi a comprare latti in polvere cercandone uno che soddisfacesse i gusti del Vichingo. Non ne ho trovati e pur allattando al seno ho fatto fuori un capitale in latte artificiale... Chi dovrei mai giudicare??

3. Questo è importante: 2 amiche hanno bisogno di tanti influssi positivi e tanti abbracci virtuali carichi di affetto:
N. che domani porta la sua bimba in ospedale. Ti penso!! Andrà tutto bene!!
D. che non sa come sta la sua bimba. Una storia che spero di potervi raccontare perchè significa che è finita bene. D. non so se passi di qui. Ma vi penso tantissimo, e tutte le volte mi manca il fiato!
Ragazze vi doglio bene!!!


sabato 3 marzo 2012

La top ten dello scazzo

Le prime uscite della bella stagione, mi ricordano quanto amo stare all'aperto.
Ma mi ricordano anche quelle cose di cui proprio non sentivo la mancanza.
E qui scatta la top ten "LE 10 COSE CHE NON SI POSSONO VEDERE/SENTIRE AL PARCO"

10. Le mamme tacco 10 e minigonna: Insomma sei al parco, non a una sfilata, hai bisogno del tacco?? Che se poi tuo figlio inizia a correre verso la strada mi tocca andare a me a recuperarlo che altrimenti se lo investono mi tocca convivere con i sensi di colpa? Mi rendo conto che non tutte (come me) considerano il parco sotto casa un prolungamento del proprio appartamento, io potrei venirci tranquillamente in ciabatte e bigodini.... Ma se stai in mezzo all'erba e ai legnetti cosa c'è di meglio di pantaloni e scarpe da ginnastica?

9. Le mamme "mio figlio è fatto di cristallo non toccatelo che si rompe": Cosa vieni al parco a fare se appena un bambino si avvicina a tuo figlio lo guardi come se dovesse romperlo? A meno che non si avvicina armato di un sasso o di un'altro oggetto contundente, difficilmente riuscirà a fargli del male. E posso assicurare che, i peluches e gli animaletti di gomma sono pressoché innocui.

8. I padroni dei cani che "non vedono" quando i loro cuccioli lasciano ricordi in giro: Insomma, ma la cacca la trovate decorativa? Considerate così scarso il lavoro dei giardinieri del comune che vi sentite in obbligo di "aiutarli" concimando i prati? Amo i cani, ma odio certi padroni.

7. I bambini selvaggi: I bambini selvaggi viaggiano a pari passo con il personaggio del punto 6.

6. La mamma "Non mi riguarda quello che succede intorno a me" io ho da chiacchierare/parlare al telefono/ farmi i cavolacci miei: I bambini selvaggi rubano i giocattoli, ma non per giocarci, ma semplicemente per il gusto di lanciarli in giro. Tirano i sassi e la sabbia, disturbano deliberatamente la pace del parco, urlando parole che vorresti che tuo figlio non imparasse prima della maggiore età, mentre la madre è occupata a farsi deliberatamente i fatti suoi. Capita che, dopo tuoi vari richiami al figlio e occhiatacce rivolte a lei, si renda conto che la sua progenie sia in serio pericolo di estinzione, allora con voce fastidiosamente giuliva esclama: "Paoletto, adesso basta altrimenti lo dico la papà questa sera" Minaccia del tutto inutile, e intanto tu pensi a come ti farebbe piacere fare il passeggino intorno al collo di entrambi.

5. Il bambino abbandonato: Ecco qui non è il bambino abbandonato, quanto la madre a irritarmi. Il bambino abbandonato ha le legittime richieste di un normalissimo bambino, solo che, non potendo esigerle da sua madre (latitante) le esige dagli altri genitori. 
Difficile rimanere indifferenti davanti a 2 occhioni che ti guardano da un metro di altezza, chiedendo un biscotto (e come la mettiamo con le possibili allergie?), un giro in bicicletta (e se poi non la riporta?) una spinta in altalena (ma non basta spingere i miei?!?!). Se con lo sguardo cerchi una madre sguarnita dalla prole non vedi nessuno. Così ti ritrovi con un bimbo in affido involontario, in attesa di veder comparire una mamma che ti permetta di tornare a casa.

4. I ciclisti: I ciclisti già mi danno l'orticaria sulla strada, al parco riescono a far emergere la parte più violenta di me. Questi bambini/ragazzi che improvvisano vere e proprie gare ad ostacoli, in cui gli ostacoli sono i bambini che giocano. Non importa quante volte gli si dica di smetterla; non lo fanno. E se malauguratamente cadono perchè vanno addosso a un altro occupante del parco, le madri arrivano con lo sguardo avvelenato: "qualcuno a fatto cadere il loro povero bambino"

3. Le mamme "al parco ci siamo solo noi": Se l'altalena è 1 e i bambini sono 20 possibile che non ci arrivi che, forse, dopo 45 minuti che spingi tuo figlio intanto che chiacchieri al telefono, gli altri bambini che ti guardano con sguardo supplichevole vorrebbero salire per un po'?

2. I bambini "i miei giochi sono miei, i tuoi giochi sono miei" Insomma dai. Ho detto già tutto.

1. Le mamme con la sigaretta: premessa, considero le mamme con la sigaretta in mano che spingono la carrozzina o peggio tengono in braccio un bambino un chiaro invito alla violenza. Dopo tutte le campagne sui danni del fumo passivo costringi tuo figlio a respirarlo?? Ma passi.... Ma perché costringi anche i miei? E perché per colpa tua e delle tue altre amiche tabagiste mi costringi a fare la guardia a mio figlio per non rischiare che metta in bocca i tuoi mozziconi che hai abbandonato nella buca della sabbia?

Questa lista è stata scritta in ordine sparso... come mi venivano in mente. Ma ho dimenticato sicuramente qualcosa. A voi? Cosa sono le cose che danno sui nervi?
 

venerdì 2 marzo 2012

A chi vuole bene la Tiranna?

Tiranna ore 7.00 am: Dov'è papà? Vogliooooo il mio papàààààààààààààààààààààààààààààà!!!!
Tiranna ore 8.30 am: Mamma sei la mia preferita!! Tienimi con te, non voglio stare alla materna!
Tiranna ore 3.30 pm: Nonna io non voglio tornare a casa, voglio stare qui con la mia maestra!
Tiranna ore 4.30 pm: Voglio la mia nonnnaaaaaaa!!Mamma non voglio venire  a casa!! La nonna è la mia preferita!!
Tiranna ore 5.00 pm: Mamma io ti amo tanto lo sai?
Tiranna ore 6.00 pm: Papà finalmente!!Tu sei il mio preferito!!!!
Tiranna ore 7.00 pm: Mamma non voglio mangiare vicino al papà, voglio stare vicino a te, io ti voglio tanto bene!!!
Tiranna ore 8.30 pm: Vieni qui papà facciamoci le coccole! Ti devo dire un segreto, ma solo a te, perchè io e te siamo amici, non la mamma!!!

Mia figlia è una banderuola...............

giovedì 1 marzo 2012

Dico a te... che tanto ti da fastidio una mamma che allatta.

Dico a te, che te ne stai nascosto dietro uno schermo a giudicare.
Dico a te, che mastichi con la bocca aperta e mi mostri tutto quello che non hai ancora digerito.
Dico a te, che pensi che un rutto più è forte più è divertente.
Dico a te, che mentre parli rumini una cicca e pare ti si debba slogare la mascella.
Dico a te, che fumi davanti ai tuoi figli, bevi alcolici e mangi schifezze.
Dico a te, che ti fingi scandalizzato davanti alla farfallina di Belen, se non vuoi vederla non la guardi. Punto!
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti precede perchè "va troppo piano"
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti passa accanto perchè va troppo veloce.
Dico a te, che è normale mettere una bestemmia ogni 3 parole.
Dico a te, che sputi per terra.
Dico a te, che porti a passeggio il cane e quando fa i suoi bisogni li lasci li a concimare le strade.
Dico a te, che sei convinto che le bottiglie in mezzo ai boschi siano decorative.
Dico a te, che ti scaccoli ai semafori e pensi che nessuno ti veda.
Dico a te, che pensi che tolleranza e accondiscendenza siano la stessa cosa.
Dico a te, che giudichi le persone a secondo del loro colore, religione, preferenze sessuali o simili.
Dico a te, che scambi grezze battute sessiste per innocente ironia.
Dico a te, si proprio a te... E cosa ti dico? Che c'è di peggio nel mondo di una mamma che allatta il suo bambino!

Allattare a orari fissi è sbagliato.
Allattare con il latte artificiale è sbagliato.
Allattare a richiesta a meno che non si sia nascosti tra le mura domestiche, al chiuso e possibilmente con le persiano abbassate (sia mai che un aereo che passa di possa vedere una mezza tetta nascosta dalla testa di un neonato) è sbagliato.
E allora una mamma cosa deve fare?

La Tiranna era una bambina a cui piaceva mangiare quando era piccola.
E io ero una mamma a cui piaceva passeggiare quando la Tiranna era piccola.
La Tiranna è stata allattata in passeggiata, sotto i gradini del Duomo di Trento, dentro i ristoranti, e anche durante il rinfresco del pranzo del mio matrimonio, passeggiavo tra i tavoli tenendo questa infanta che, ignara della festa intorno a lei, si gustava il suo pranzo. Non avrebbe dovuto?
Per noi non è mai stato un problema.
Alla Tiranna non dava fastidio.
A me non disturbava. Non sarei mai andata in giro in topless, non fa parte di me. Ma se i miei figli hanno fame: hanno il diritto di mangiare. Se non da fastidio noi.
Che fastidio deve dare a te?
Fai più schifo te, che mentre mangi sputi cibo premasticato sul tavolo.

Ora certi locali, mostrano con orgoglio sulla porta il disegno di una donna che allatta.
Ci dicono che li possiamo entrare. Li siamo ben accette e non reiette.
Per quello che mi riguarda dovrebbero essere altri i cartelli. Come quelli dei cani una bella croce sulla mamma che nutre il suo bambino. Li non ci vogliono. Li preferiscono la gente che sputa e si scaccola a una mamma che allatta.
Face ha iniziato a censurare le foto dell'allattamento. E li mi è partito l'embolo.
E ho cambiato la foto del mio profilo, ora c'è questa:









E nel caso dovesse turbare la sensibilità di qualcuno, fatemelo sapere, provvederò a sostituirla con una foto di un automobilista che si scaccola al semaforo.....

mercoledì 29 febbraio 2012

Appello Per Rossella Urru

In questa giornata la blogosfera si è mobilitata per parlare di Rossella Urru e chiedere ai media di parlare di lei.
Quindi nel mio blog questa giornata è dedicata a lei e a tutte le persone che, in giro per il mondo sono imprigionate ingiustamente e dimenticate dall'opinione pubblica.

Ora lo sapete che odio parlare di queste cose. E oggi avrei voluto parlare di altro.
Delle splendide persone conosciute ieri sera, e del fantastico progetto che hanno in mente e a cui mi hanno chiesto una mini collaborazione che mi riempie di orgoglio.
Del rapporto tra Tiranna e Vichingo che mi fa ridere, sospirare, arrabbiare.... tutto insieme...
Delle splendide giornate di sole.
Di come dietro uno schermo del computer si nascondano splendide amiche che mi pare di conoscere da una vita.
Di sogni e progetti.

Invece sono qui, per l'ennesima volta a parlare di una persona che è dove non dovrebbe essere, che è stata dimenticata dall'Italia.
Siamo migliori di così ne sono convinta.

Iniziativa partita da Sabrina
http://www.rossellaurru.it/
Questo appello è di Donne Viola

Grazie a anche alla mia socia da cui ho spudoratamente copiato i link

martedì 28 febbraio 2012

Physiomer: Evviva si torna a respirare!



Un colpo di tosse....
Un respiro un po' affannato... 
Posso far finta di niente per un altro po'... ma prima o poi dovrò venire a patti con la realtà: Il Vichingo ha un'altra volta, l'ennesima volta il nasino chiuso.
Possibile? Ma non dovrebbero essere "solo" 200 i ceppi del raffreddore? dobbiamo necessariamente farli tutti in successione?
Sto sviluppando una vera e propria fobia nei confronti del raffreddore. Una volta mi lasciava indifferente, una banale scocciatura e nulla di più. Ma da quando sono diventata mamma, e ogni raffreddore è diventato il preludio di infezioni peggiori, hanno iniziato a venirmi i sudori freddi ad ogni starnuto.
Mi ero ripromessa di non diventare mai come mia mamma, che non avrei mai detto frasi, che nell'incoscenza della mia infanzia consideravo prive di senso come "copriti che hai freddo!" Ho freddo?lo saprò io o te? Ora la capisco, e sebbene cerco di mordermi la lingua tutte le volte, la frase "Copriti! Hai freddo!" mi esce con una fruidità tale che mi pare di essere nata per proninciarla... Aiuto. Dai geni non si scappa.
La pediatra la fa semplice. Non la chiamo più in caso di raffreddori, so cosa mi direbbe, lo dice tutte le volte: "tenga pulito il naso" io annuisco con aria colpevole. So che dovrei farlo. Ma so anche che non posso farlo o meglio: non riuscirò a farlo. Il Vichingo ormai si nasconde se mi vede arrivare armata di siringa. O mi guarda sorridendo e spalancando la bocca, convinto che debba spruzzargli sulla lingua i granuletti omeopatici sciolti nell'acqua, il che è ancora peggio, mi pare di colpirlo a tradimento e minare per sempre la fiducia che ha in me.
Odio il raffreddore.
E lo odio ancora di più perchè evolve, come un "Pokemon" versione "Siamo fatti così" si evolve in qualcosa di più grande, e più cattivo.
A casa nostra l'anno scorso si è evoluto, a seconda della stagione e della (evidentemente) mancanza di pulizia del nasino in: Otiti, congiuntiviti, tracheiti, faringiti, brinchiti e in un caso polmonite. 
Perchè il raffreddore fa così se trascurato, nei bambini si trasforma presto in un'infezione nelle alte vie respiratorie.
Questo spiega, credo, il mio terrore per "il colpo di tosse".anticamera de "il raffreddore" anticamera de "l'infezione alle alte vie respiratorie" . Troppe anticamere, troppi pensieri... come giocare al lotto e vediamo cosa peschiamo.
Una mamma in queste condizioni può trasformarsi in un'invasata pronta a bersi qualsiasi soluzione. Non ricordo dove lo avevo letto ma c'era una mamma che pubblicizzava un aspiratore nasale che si attaccava direttamente all'aspirapolvere. Non commento. 
Poi ho provato physiomer una soluzione a base di acqua di mare non diluita. E che significa?? Mi chiedo io. Praticamente l'acqua di mare viene desalinizzata e sterilizzata ma non diluita... e sappiamo benissimo tutti quanto faccia bene il mare in caso di raffrddore.... sarà un caso che i 15 giorni di ferie sono gli unici 15 giorni in cui a casa nostra nessuno ha il naso gocciolante?
Una cosa che a me ha colpito molto è stata soprattutto il beccuccio, morbido abbastanza da dare una bella sensazione sul nasino.
Promette una pulizia a fondo, ed effettivamente è vero. La confezione mi garantisce che "è consigliato dai pediatri". Su questo non posso garantire, ma posso assicurare che il naso lo libera di sicuro.
Se al Vichingo è piaciuto? No. Ovviamente. Ma almeno quando mi avvicino non mi sorride più facendomi sentire in colpa.
Peccato che la Tiranna abbia ormai perfezionato la sua tecnica di "svuotamento naso" talmente bene da non necessitare più di interventi  esterni, a lei la spruzzata piace. Le fa il solletico.

sabato 25 febbraio 2012

Sole, ti amo!!

Lo ho visto...
Non può far finta di niente, perchè io lo ho visto, rincorso, abbracciato e mi sono lasciata baciare dal suo calore.
Si. Sto parlando del sole. Che in queste giornate ci ha regalato uno scorcio di primavera. Duraturo? Effimero? Poco importa, ora c'è e tutta l'Happy Family lo ha accolto con entusiasmo.

Dovete sapere che, quando inizia la bella stagione l'Happy Family si trasferisce nella sua Dimora Estiva, o meglio, la mamma e i figli  si trasferiscono stabilmente nella  Dimora Estiva mentre L. ci raggiunge compatibilmente con i suoi impegni lavorativi.
La Dimora Estiva  è  per me fonte di orgoglio. Invito sempre un sacco di gente a visitarla. A differenza della nostra Dimora Invernale, piccola e a tratti claustrofobica, offre tanto spazio all'aria aperta in cui è davvero un piacere ricevere gli ospiti. Certo gli spazi interni sono un po' spartani, ma se uno si accontenta di un bagno per i momenti di "bisogno" non ci sono problemi.
Alla fontana è possibile bere, e, nelle giornate particolarmente calde i bambini possono giocare a fare gli schizzi.
Alla Tiranna piace giocare con li con le sue amiche. Giocano a fare le corse, e, come oggi fingono di pescare nel ruscello.
Al Vichingo piace passeggiare e salire e scendere per le sue collinette. C'è anche un campo da basket/calcetto nella  Dimora Estiva dove i bambini di divertono a giocare a palla o a girare con la bicicletta.
Certo, ammetto che la  Dimora Estiva presenta anche qualche lato negativo: ad esempio gli alberi sono ancora giovani, e l'ombra specie nelle torride giornate estive scarseggia, e poi ci sono i rampicanti con le spine vicino a dove passano i bambini. Proprio oggi una di queste mi ha punto.
Mi sono appuntata di parlarne con i giardinieri la prima volta che ne vedo uno. Purtroppo sono personaggi un po' schivi, fanno un ottimo lavoro, curano l'erba e potano le piante, sospetto che nutrano anche le ochette, che sguazzano nel ruscello, ma questo non è mai stato appurato; ma lavorano a orari strani. In cui io di solito sono impegnata in altri luoghi.

Questo per dire che, in queste 2 giornate di sole, e sospetto, anche domani, noi siamo stati nella nostra  Dimora Estiva, adoro queste giornate di sole, e amo il parco sotto casa nostra!!

mercoledì 22 febbraio 2012

Nani, borse, magazine e migrazioni... un post un po' caotico...

E' doveroso spiegare: la Happy family è molto liberal.
Così la mattina quando la Tiranna viene esortata a vestirsi, ha la possibilità di scegliere nell'armadio l'abbigliamento che più le aggrada, a patto che sia consono con la stagione in corso e la temperatura esterna.
A volte sfoggia un buon gusto invidiabile. Tipo oggi, maglia viola, calze rosa con i cuoricini e gonna a balze di jeans, Stivaletti e giaccone per completare il tutto. Cappello in testa e siamo pronti per uscire.
Altre volte, lo stile casual prevale. L'altro giorno l'ho accompagnata  a scuola  vestita con una maglietta rossa, le calze bianche (e fin qui ci sta) e la gonna azzurra. Arlecchino ci fa un baffo.
Ma mi piace questo suo essere al di sopra delle mode. Sento alcuni suoi compagni, che nonostante superino a malapena il metro di altezza, già parlano di disegni e marche. Tra chi vuole gli stivali delle Winx, chi non esce di casa senza l'orologio di Ben Ten, vedere la mia cucciola che svolazza tra tutti con la sua gonna azzurra di seconda mano, mi riempie di orgoglio. "E' un artista" come la definisce la sia maestra. "E' uno spirito libero" come la definiscono mamma e papà. " Un po' rompiscatole, permalosa e vanitosa, altruista ma pigrona, indipendente e coccolona."

Poi c'è il Vichingo.
Il Vichingo è lo spirito naif della Happy family, non parla perchè non gli interessa comunicare. Ma la sua vispa intelligenza trasuda nel suo sorriso sornione.
Il Vichingo a ben chiaro cosa gli piace. Gli piace il cappello del suo papà, che è un po' largo e gli scende sugli occhi. Chi piacciono le scarpe da ginnastica e non le ciabatte che rifiuta di mettere.
Gli piacciono gli stivaletti rosa della Tiranna, e quello rappresenta più un problema.

Domenica la Tiranna e il Vichingo si sono coalizzati e hanno rapito e sventrato la mia borsa. Oddio non è che l'abbiano proprio dilaniata, ma l'hanno aperta ed estratto tutto il suo interno.
Ho già parlato della mia borsa tanto tempo fa, le condizioni non sono cambiate, la mia borsa contiene un insieme misto di qualsiasi cosa. Un po' di ordine ci vuole e grazie allo sventramento congiunto dell'altro giorno, sono riuscita a liberarla da un bel po' di spazzatura e cartacce, comprese vecchie gelatine, residui della festa di Santa Lucia. E qui si capisce da quanto non facevo un po' di rotta.

Il Vichingo ha trovato degli assorbenti interni, che tra parentesi, non uso (ho già raccontato la mia esperienza in materia di assorbenti interni e Moon cup qui) me li aveva passati una mia amica, incredula della riluttanza che aveva sempre contraddistinto il nostro rapporto.
Ecco. Io li avevo dimenticati in una tasca della borsa.
E il Vichingo l'altra domenica li ha ritrovati.
E ha deciso che erano la cosa migliore del mondo.
Non so, forse il pacchetto giallo canarino che li ricopriva li faceva assomigliare a delle caramelle, o forse su di lui esercitavano un fascino che io non riuscivo a cogliere.
Fatto è che ha passato un'ora a giocare con 4 assorbenti interni in mano.
Gli assorbenti interni con mio figlio hanno avuto una giornata avventurosa che in un'altra vita gli sarebbe stata preclusa:
hanno saltato sempre più in alto;
provato il brivido delle spericolate corse del Vichingo da una stanza all'altra della nostra casa (per quanto si possa correre in 59 mq pieni di mobili e giocattoli);
testato l'emozione di un viaggio sul camion con rimorchio;
per essere poi abbandonati.
Sono 3 giorni che li trovo nascosti negli angoli più remoti di casa mia.
Per fortuna non ho in programma visite per i prossimi giorni....

Un'altra cosa è doverosa. Una comunicazione di servizio. Da questa settimana è nato un magazine on line, che stiamo gestendo io e la mia cara collega Minella dedicato alla donna, alla famiglia e ai bambini. Ci basiamo soprattutto sul locare, anche se tante notizie possono interessare a livello nazionale. Lo trovate qui. Ci accettano consigli, aiuti, sostegno (soprattutto), critiche (poche e possibilmente mascherate da consigli... salvaguardate la mia scarsa autostima). Non so ancora come andrà a finire questa storia. Ma già veder pubblicato il primo numero è una gran soddisfazione. E per questo ringraziamo ladigetto.it per la fiducia.

Altra comunicazione di servizio, "pare" che il mio blog migrerà a breve verso altre terre.... (altra cosa che mi impensierisce un po') non mi abbandonerete vero? C'è l'idea di cambiare nome con la migrazione.... consigli? Appena la cosa sarà più definita vi potrò dire qualcosa di più.



venerdì 17 febbraio 2012

Lettera alla mamma

Mamma,
ho scoperto che oggi è una giornata un po' speciale per me e mio fratello. Non ci hai detto niente e non ci hai fatto neanche un regalo, ma pazienza, hai tanti pensieri, tante cose da fare, che capita ci si dimentica delle cose.
In questo giorno un po' speciale ho deciso di farti una confessione: lo so che tu non sei la mia vera mamma e che papà non è il nostro vero papà. Credo di averlo sempre saputo, credo che anche mio fratello lo abbia capito, lui è tutto nero, noi invece no, ma lo sai anche tu, è un pochino tonto, forse pensa di essere solo abbronzato per tutte le ore che passa sdraiato sul divano quando il sole entra dalla finestra.
Ma io lo sapevo, tu e papà siete diversi da noi. Quelle differenze che neanche la convivenza e l'amore più profondo possono cancellare.
Lo so che non approvi quando me la prendo con quelli più piccoli. Li vedo i tuoi sguardi cosa credi? Ma per quelli come me è inevitabile, lo abbiamo nel dna, come ti dicevo, siamo diversi.
Però andava tutto bene tra di noi. Eravamo felici, ma poi avete deciso di avere dei figli vostri, uguali a voi. Non ci avete mai fatto mancare nulla, ma la differenza di trattamento tra noi e loro era chiara.
Ma abbiamo tenuto duro.
Anche quando i vostri veri figli hanno iniziato a gattonare, e poi a camminare e infine ad arrampicarsi. Hanno rubato i nostri giochi, i nostri spazi e la nostra tranquillità.
Giochiamo con loro, ma non sempre capiamo i loro giochi, non è colpa loro, sono piccoli e rumorosi, anche noi lo eravamo. Ma portiamo pazienza, perchè vi vogliamo bene.
Ma oggi è la nostra festa, potete dire a quei 2 bipedi sottodimensionati che non siamo peluches!!!!
Con affetto,
la vostra gatta Rey (e il fratello Tora)

giovedì 16 febbraio 2012

La principessa delle Nevi. Il vestito di carnevale della Tiranna

A volte mi capita di chiedere cose sbagliate.
Lo ho fatto anche l'altro giorno, quando, in un momento di disattenzione mentale ho chiesto alla tiranna: "Da cosa ti vuoi vestire per carnevale?
La risposta è stata lapidaria: "Principessa delle Nevi, con il vestito azzurro con sopra i fiochi di neve e i cuori di neve. Il mantello e la corona!"
Ma che te la sei studiata?? "Ehm amore mio dolcissimo sei sicura?"
No perchè tra le altre fissazioni che ho, è che i vestiti di carnevale comprati non sono belli. Questo è un retaggio che mi porto dietro dall'infanzia, quando mia mamma mi vestiva con degli improbabili vestiti tutto svolazzi e tulle che, con il piumino sotto e il trucco marcato, mi facevano sembrare la moglie dell'omino della Michelin. O forse l'amante da quanto ero pacchiana e improbabile.
Quindi il vestito di Carnevale lo faccio io. Nessun problema se sapessi cucire. Ma la mia scarsa manualità si limita a un banale "taglia e incolla".

Sono andata al fornitissimo negozio sotto casa, e ho comprato tutto il necessario per il nostro vestito da "Principessa delle Nevi"
e ho iniziato a tagliuzzare:
e incollare:
Arrivati, o meglio, arenati a questo punto una qualsiasi persona dotata di un briciolo di buon senso (e di amore per la propria prole) avrebbe messo da parte l'orgoglio e sarebbe corsa in un qualsiasi grande magazzino alla ricerca di un vestito.
Non io.
E ho continuato a fare prove

e alla fine la Tiranna era pronta per la sua festa alla materna


E con giacca e cappello siamo pronti anche per la festa in piazza




La Tiranna aveva dato inderogabili direttive anche sul trucco. Bianca come la neve (come se non fosse sufficientemente pallida di suo) con gli occhi azzurri.
La stella è stato un suggerimento esterno che ha deciso di cogliere all'ultimo.
Mi ha detto che il suo vestito era il più bello di tutti...
E' o non è un tesoro?

martedì 14 febbraio 2012

Davanti alla tv

Tutte le sere verso le 20.00 a casa della Happy family il mondo si spegne e si accende la televisione. Sono i nostri 45 minuti di pace e decompressione, la Tiranna e il Vichingo si annullano davanti allo schermo noi genitori abbiamo un po' di tempo per noi. L. gioca con la psp o studia sul divano mentre io o leggo o scrivo a computer (come oggi) è la fine della giornata finalmente.

Cosa si guarda a casa nostra?
I classici Disney soprattutto... e quelle sono le serate che preferisco perché mi piace sedermi con loro a guardarli e riguardarli. Ogni volta che la scelta della Tiranna scende su Rapunzel o Aladdin io con un brivido mi siedo accanto a lei. Non importa quante volte le posso vedere, sia la scena delle lanterne che quella del tappeto magico hanno la capacità di commuovermi tutte le volte che le riguardo.
La Tiranna ha una insana passione per la Valle incantata, nulla da dire sulla 1. E' bella, gliela abbiamo fatta conoscere noi, in ricordo di quando la guardavamo da bambini. Sono le altre 25 che hanno fatto poi che ti turbano. Ma chi le ha ideate?? e soprattutto perchè?
Ma ultimamente c'è un canale che cattura l'attenzione della mia progenie: "Cartoonito" entrambi lo adorano e alcuni cartoni, come "il camioncino chuck"
 li trovo davvero molto carini.
Ma, da qualche settimana, ne stanno facendo uno che ci sta turbando non poco: "Bananas in Pijamas"
Qui metto uno spezzone, per chi non avesse avuto ancora il piacere, purtroppo (o per fortuna) non lo riesco a trovare in italiano

La cosa ha turbato non poco sia ma che L., i nani no. E' evidente che da piccoli tutto pare normale, con buona pace di quella mamma preoccupata che suo figlio di 2 anni potesse subire traumi indelebili nel vedere dei ragazzi in sedia a rotelle (come dire... ignoranza? stupidità? difficile capirlo...). 
In noi sono sorte spontaneamente alcune domande:
Le banane in pigiama nascono da una palma in camicia da notte?
Perchè 2 banane girano in pigiama in compagnia di 4 orsi storditi e una pantegana bugiarda?
Perché la scimmia che vanno a trovare in certe puntate non cerca di mangiarsele?
Ma soprattutto: quando si mangiano la macedonia, si puù considerare cannibalismo?

giovedì 9 febbraio 2012

... il pranzo è servito....

Mi sono resa conto di una grave mancanza: nonostante la grande importanza che ricopre LA CALORIA nel nostro nucleo famigliare non le ho mai prestato degna attenzione.
E' ora di rimediare.
A me piace mangiare. Mi piaceva mangiare quando ero una non ancora bambina nella pancia di mia mamma, che dopo 3 giorni di sofferenza e un pacchetto di sigarette fumate dal nervoso nell'atrio dell'ospedale ha generato una neonata dalla pachidermica mole di kg 4,750. 
Ero tutto ciccia, capelli e cellulite. Le tette immagino siano le stesse di allora. Non sono mai lievitate... 
Leggende narrano che a 2 anni, ad un pranzo al ristorante con tutta la famiglia, mentre tutti si erano girati a osservare la mia appena nata cuginetta che dormiva beata nella culla, io sia salita sul tavolo afferrando pietanze dai vari piatti. 
La pediatra mi aveva messo a dieta. 
Ma io non ero d'accordo.
Tralasciando un periodo buio in adolescenza, quando mi vedevo grassa e mi rifiutavo di mangiare (ma quanto è di cacca l'adolescenza??) ho sempre ingurgitato una quantità di calorie degne di un lottatore di sumo. 
Ma nonostante questo, mia mamma, dopo che, invitata a pranzo a casa sua ho mangiato: un piatto di pasta con panna e pancetta, spezzatino e purè e mezza pera sciroppata, ha avuto il coraggio, di dire a L. nel pomeriggio: "Sono preoccupata: non mangia abbastanza." 
Ok... per un genitore non si mangia MAI abbastanza. Ora mi è chiaro.
Poi mi si chiede come riesco a essere, magra, allenamento credo. sin dai miei primi pasti ho sempre mangiato così tanto che per assumere più calorie dovrei iniziare a mangiare panetti di burro fritti... ma la cosa, come dire, mi nausea solo al pensiero...

Con questi presupposti non mi dovrebbe stupire il rapporto, per così dire, anarchico, che hanno i miei figli con i pasti.
La Tiranna è più lineare, va a mode, o meglio "a periodi" come Picasso (la sua maestra alla materna non si stufa mai di ripetermi che lei "è un'artista" "un'anima libera") abbiamo passato il "periodo "Wurstel" il periodo "uova con il pallino giallo" (all'occhio di bue) il periodo "pasta in bianco" ma bianco bianco senza neanche un filo di olio. 
Ora siamo nel periodo "stelline in brodo" che pare sia la cosa migliore che sia mai apparsa sulla nostra tavola.

Il Vichingo invece ha un approccio più disinibito nei confronti del cibo.
Il suo svezzamento è stato molto allegro. Appena gli ho proposto la sua brodaglia insapore a base di omogenizzato e verdura lessa mi ha guardato schifato e ha iniziato a urlare. tempo una settimana, sono diventata una fanatica sostenitrice dell'autosvezzamento. Il Vichingo ha mangiato fin dal sul sesto mese di vita quello che mangiavamo noi. Debitamente frullato e allungato. Così mentre i suoi coetanei si destreggiavano tra pappette e primi formaggi. Lui aveva gia assaggiato e apprezzato tutto quello che la nosra cucina poteva offrire.
La cosa ha funzionato alla grande. Niente allergie. Niente tentennamenti, Lui assaggia tutto. 
Nella leggenda sono rimasti le sue "pennette al pomodoro in salsa di yogurt ai lamponi" e gli "straccetti di pollo imbevuti di budino al cioccolato" anche se, credo, l'apice l'abbia raggiunto l'altra sera mangiando "panettone gastronomico farcito con crema di prosciutto e ricotta pucciato nel tea freddo alla pesca"
Lui pare apprezzare. Io non ho avuto ancora il coraggio di assaggiare.
Tremo al pensiero del giorno in cui arriverà e dirà: "mamma, oggi la cena la preparo io"......


domenica 5 febbraio 2012

Ritratto di famiglia

Ho la gola talmente chiusa che mi pare di aver ingoiato un mattone.
La cosa non mi stupisce, fuori c'è una temperatura tale che pure i pinguini che si sono installati in città scambiandola per il Polo hanno iniziato a lamentarsi per il freddo. In compenso non nevica. Mezza Italia è in allerta neve, e qui a Trento abbiamo avuto una misera spolverata che ha imbiancato le cime delle montagne e le nostre strade (per circa un paio di ore.) Poi si è trasformata in ghiaccio.

Comunque tutto questo non ci ha impedito di festeggiare il  Vichingo. Così ieri c'è stata la sua seconda festa di compleanno.
Il Vichingo in questi ultimi giorni dei suoi primi 2 anni ha preso molte importanti decisioni per la sua vita, tra cui: dormire il pomeriggio NON è una cosa bella... così ogni giorno è un'incognita, senza sapere se mai dormirà oppure no. Ieri era per il NO, fino a 10 minuti dalla sala. Momento in cui si è addormentato. Mezza festa è passata con lui che dormiva sull'angolo morbido inconsapevole degli attacchi di Christian, che gli voleva rubare il ciuccio.
Ma poi si è svegliato, e la festa è iniziata!!!


Questa foto è di Natale... ma rende bene l'idea di "Inizio della Festa!"
Ancora da bere!!!


E scartiamo i regaliiiiiiiii!!!

Anche se il regalo più bello è arrivato dai nonni:


Qui c'è da specificare una cosa: trovo le macchinine elettriche di un pacchiano/inutile/antieducativo e altre cose che non mi vengono ora in mente. Ci sono biciclette, monopattini, tricicli e corse. Tutte cose che fanno bene.... Invece con la macchina elettrica, stai fermo e ti fai guidare... Una porta aperta verso l'obesità.  Ma i miei genitori hanno iniziato a settembre con il lavaggio del cervello e l'indottrinamento coatto. Dopo 4 mesi di insistenze. Ci siamo ridotti a capitolare. Me ne vergogno. Ho ceduto. Ma sfido chiunque ad averla vinta con mia mamma.

Ora: chiunque conosca me e la mia famiglia, sa che qui vige la caloria libera, e che quindi qualsiasi accenno all'obesità è fuori luogo. Ma tant'è. La macchina elettrica non mi piace. Ma devo ammettere  che la Tiranna e il Vichingo invece l'adorano, e su questa ci possono pure salire insieme. Quindi si. Alla fine è stato un bel regalo.

A proposito di "Caloria Libera" non vi ho mai presentato il nuovo nucleo famigliare che si è installato sotto Natale a casa nostra:
E'  molto dolce e si è subito fatto voler bene da tutti noi!

Questo mi fa venire in mente che non vi ho mai parlato delle abitudini alimentari dei miei figli. Questo lo faccio, tempo permettendo, domani.

Che altro dire? Questi siamo noi!

giovedì 2 febbraio 2012

Il Vichingo entra nel mondo dei grandi

Ho qui le carte per iscrivere il Vichingo alla materna.
Le guardo e non mi pare vero... Ho anche cercato di buttare li alle maestre del nido  un "E' già, manca poco ormai! A settembre il Vichingo vi lascia per andare a scuola con la sorellona" Ho sperato di sentirle dire un: "Noooo" disperato, cercando di convincermi che no, per il Vichingo non è decisamente ora di materna. E' piccolo, cucciolo... un elemento da nido e coccole non da materna e battaglie.
Perché insomma ormai ha 2 anni, ma ancora non parla...
Per quanto continuo e continuano a ripetermi tutti che le cose hanno i loro tempi. Che lui è più lanciato sul movimento che sulle parole (un giorno sono quasi sicura di vederlo andare via con la macchina) e che, in ogni caso il suo vocabolario si è arricchito di molto!
Vocaboli del Vichingo a 2 anni e 3 giorni:
Mamma: qualsiasi persona adulta indifferentemente da sesso, natura, inclinazioni o religione
Nonna: Persona adulta che ha una borsa contenente caramelle e cioccolatini.
GAIAAAAAAAA: Scritto rigorosamente maiuscolo perchè questo non si dice: si urla.
Tora: Cioè il nostro gatto, il Vichingo non dice nemmeno papà, ma chiama il gatto, per di più, pronunciando una personale R aspirata tutta sua.... ma chiara.... Insomma il Vichingo non sa dire 3/4 delle lettere dell'alfabeto ma sa dire la R.
Onto: Pronto? Si è vero... la mia famiglia è cellulare dipendente....

E poi ci sono i versi degli animali, ma non solo cagnolini e gattini, qui si spazia da tigri, orsi, cammelli e uccellini. Anche qui le applicazioni del cellulare ci hanno messo lo zampino.

Ma insomma perché io guardo il mio vispo cucciolo urlante e mi sento una pessima mamma? Perché vivo con terrore la domanda "ciao! Come ti chiami?" sapendo che tanto  non risponde?

Insomma è ufficiale, o meglio, lo sarà la settimana prossima quando le carte saranno consegnate: Il Vichingo entra nella terra dei grandi.

Ps. la foto è di quest'estate... ma a parte i capelli improponibili non è cambiato di molto....





martedì 31 gennaio 2012

Dopo un mese di latitanza....

Vediamo un po' dove siamo arrivati... lo ho detto 1500 volta ma questa volta ho fatto l'annuncio ufficiale: SONO TORNATA!!
Ogni volta che su face vedo un nuovo post di Nina, di Owl, di Mammola o delle altre vengo presa da una fitta di rimorso... e il mio blog?

E' fine gennaio, e il mio blog ha compiuto 1 anno... AuguriiiiiiiI!!!
Il Vichingo ne ha compiuti 2 ieri, ancora non parla, ancora borbotta cose incomprensibili, e siamo già alle prese con l'iscrizione alla materna... Mamma che ansia...
La Tiranna è a casa con la scarlatina... e nonostante tutti i miei buoni propositi ci siamo cascati... Antibiotico...  pure l'omeopata è stato lapidario "o antibiotico o 40 gg a casa..."  per preservare la sanità mentale mia e di mia figlia (nonchè la sua incolumità fisica) abbiamo optato per l'antibiotico...

Ormai la nostra famiglia è vittima della tecnologia. Ci siamo presi una smartphone (con abbonamento 3)... io lo adoro, L. lo adora, la Tiranna adora il gioco dei puzzle, il Vichingo ama il gioco di scoppiare le palline. Ogni volta temo che sfondi lo schermo.... ma vedere il mio cucciolo duenne tecnologico ha il suo perchè....
Che altro dire?
Mi mancate....