lunedì 19 settembre 2011

Sogni... desideri... e altre utopie.

Non è male leggere le storie ai bambini. Oggi eravamo li, per terra sui cuscini. Libretti ovunque, tanti bimbi e qualche mamma. Li vicina... ad ascoltare.
A momenti andava bene, riuscivo a estraniarmi abbastanza da non notare le persone intorno.
A momenti no, le vedevo e mi si seccava la gola.
Le persone di solito non lo fanno, non si siedono sui tappeti, in una libreria a leggere libretti ai bambini. Lo fanno a casa, nella pace delle pareti domestiche.
Perchè a me è venuta l'idea di farlo li? Ecco bella domanda.
Perchè non farlo?
La motivazione principale, quella che ha mosso tutto è stata che mi pagavano, e in libri pure.... che diciamolo, per una che vive con un libro in mano da quando ha 8 anni è una gran cosa.
E poi, cosa non trascurabile, mi piace.
Mi piace leggere le storie ai bambini, mi piace raccontarle, inventarle e commentarle.
Mi piacciono le manine paffute che toccano i disegni, gli occhi sgranati dalla meraviglia, le risate per le cose buffe, i sospiri nei momenti un po' tesi.
Mi piace quando una voce sola, composta da tante corde vocali diverse risponde a una domanda.
Mi piace stare li seduta con loro, ogni storia è un mondo che si apre.
Un po' meno mi piacciono le mamme, li che mi guardano, ma è una cosa mia, che devo mettermi via, lo faccio anch'io quando qualcuno racconta storie, lo faccio perchè mi piace, mi piace sentire il timbro di voce che cambia, mi piace il silenzio, mi piacciono gli sguardi complici....
Ma io mi blocco, mi manca il respiro e mi viene da balbettare, perchè invece che leggere penso a quello che dico, e penso se lo sto dicendo bene, e penso se ho sbagliato qualcosa.
Perchè lo faccio? perchè mi piace, e perchè lo so, e lo posso fare. Adesso. Intanto. Finchè non trovo cosa so fare.

Ecco, no forse sarebbe anche arrivato il momento di trovarmi un lavoro, così la smetterei con le seghe mentali. Con i progetti, con le "cose in ballo", a volte sono gasata, ho 1000 opportunità da cogliere, altre volte, tante, mi sento solo un'illusa, che cosa vorrei fare? Forse dovrei fermarmi. Ho più di quello che avrei mai sperato Una casa tutta nostra (certo piccola, e con un mutuo he dura una vita... ma nostra), ho L. che mi ama, mi sopporta e mi protegge, ho 2 bambini, che solo loro, sono tanto, tutto. Potrei fermarmi, cosa mi da il diritto di pensare che si sia altro?
Sono sogni, sono progetti, ma non sono cose reali.
Forse dovrei lasciare tutto. E tornare dietro a una scrivania a rispondere al telefono Quello era reale.

6 commenti:

  1. No no no.. io ti capisco, anch'io ci sono rimasta un po' male... ma sai cosa. L'importante è quello che hai scritto qui sopra, prima di vaneggiare di tornare dietro una scrivania.

    Ti piace raccontare storie, ti piace leggerle e ti piace scriverle. E sei brava nel farlo.

    Questo è veramente il succo del discorso. Provare piacere per ciò che si fa. E' il dono più grande che molte persone non potranno mai possedere. La passione!

    Dimmi che stamattina stai meglio.

    Un bacio

    p.s. ti scrivo dopo la visita dalla pediatra, ora non riesco a pensare ad altro!

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  2. penso che questi momenti che ti godi con i tuoi figli un po' lontano da una scrivania siano impagabili!quindi goditi il fatto di poterlo fare!!

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  3. se economicamente ce la fate, butta via l'idea di tornare dietro la scrivania subito!! ascoltami ti prego!
    ps. mandato il manoscritto?

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  4. nensi ciao!!! bentornata!!! che fine avevi fatto???
    Ilaria: "farcela" è una parola grossa, ma diciamo che se mi arrabatto con dei lavori improvvisati si galleggia!!! :) in settimana spedisco tutto, in queste settimane la ragazza che deve rileggerlo (ma come si chiama??? Editor? è uin ferie con il suo nano.. quindi mi sono data un po' di tempo per rileggere!!! Ecco cos'è il problema, crisi di panico e ansia da prestazione all'orizzonte!!

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  5. ciao stefy! mi piacerebbe tanto ascoltarti mentre leggi le storie!!
    l'emozione è normale e anche se ti blocca un po', sono sicura che rende il racconto più intenso... lasciati andare, è la tua passione...lascia che faccia il suo lavoro...

    ho appena finito di leggere un libro molto bello di Mario calabresi, "Cosa tiene accese le stelle"... lui dice "che le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio”...

    tieni la testa alta e seguili i tuoi sogni!! ;-)
    un bacio grande

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  6. anche io mi blocco con gli adulti, fondamentalmente credo perché il loro lo viviamo come uno sguardo giudicante..

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Oggi ho letto una frase che mi ha colpito: Per ogni persona che posta un commento, ce ne sono 10 o 100 che non lo fanno perchè non hanno niente da dire o perché non lo avevano in quel momento.(Joshua Porter), ecco a me piacerebbe che tutti si sentissero liberi di dire qualcosa... e poi adoro i commenti!!