mercoledì 30 marzo 2011

Prime esperienze: il bagnetto

Un giorno hai una pancia enorme che sbatte da tutte le parti.
Il giorno dopo ti ritrovi con un frugoletto rosa che ti guarda con gli occhioni più belli del mondo.
Il frugoletto, in ospedale deve fare solo 3 cose:
- imparare ad attaccarsi al seno per mangiare
- dormire
- mostrare il suo lato migliore dalla stanza del nido, dove attraverso una vetrata, amici, parenti e nonni gongolanti,  osservano estasiati il tuo piccolo capolavoro.
Mentre sei all'ospedale, la vita è bella.
Le ostetriche controllano che nelle tue zone basse tutto stia rientrando nei ranghi.
Se ti hanno dovuta aprire come una cozza perchè tuo figlio aveva un testone da guinness e non passava ti prestano la ciambella per sederti.
Le infermiere del nido ti aiutano nell'allattamento, ti mostrano come si cambia un pannolino, ti stanno vicino mentre fai in bagnetto.
In quei 3 giorni di ospedale, la vita è bellissima.
I parenti coccolano il nano con tanti regalini, e coccolano te con cioccolatini, biscotti e panini al salame che sogni da 9 mesi.
Esci dall'ospedale che praticamente hai più pancia di quando sei entrata...
Ma questa volta la pancia ti fa sentire vagamente in colpa.
Il nano quando arrivi a casa, decide che dormire non è più bello.
Il nano decide che la tetta è la sua migliore amica, e ci passa le giornate a discutere.
Il Vichingo, ricordo che a volte litigava con una tetta, gli urlava contro offeso e frustrato.
In quei casi bisognava cambiare lato, finchè non rifacevano pace.
A casa non aspetti altro che il moncone cada, per fare un bellissimo rilassante bagnetto al nano.
Passi una settimana, sognando, immaginando il momento del primo bagnetto.
I tuoi e i suoi occhi che si incrociano, l'amore e la beatitudine che aleggia nel bagno.
Il moncone cade.
Arriva il momento del bagnetto.
Pensi se sia il caso di aspettare il tuo lui.
Ma sogni questo momento da così tanto che deve essere un momento solo vostro.
In fondo è da te che è uscito.
Sei tu che non riesci a sederti, se non con mezza chiappa sollevata.
Sei tu che ti ritrovi un seno più duro di un pallone da basket.
Il bagnetto è un tuo diritto di mamma.
Appoggi il nano sul fasciatoio e intanto riempi la vaschetta.
Quando è piena e la temperatura è giusta, spogli il nano, lentamente, vuoi assaporare ogni minuto di questa nuova bellissima esperienza.
Hai pronta in parte al fasciatoio, la bottiglietta di olio alle mandorle, per fargli dopo un bagnetto un bel massaggio rilassante.
Adagi il nano nella vaschetta, lui ti guarda per un secondo con gli occhi sbarrati.
Parte la sirena, temi che i vicini chiamino gli assistenti sociali.
Il nano è terrorizzato dall'acqua.
Tu sei terrorizzata dal nano.
5 secondi il tempo di una sciacquata veloce e lo sistemi sul fasciatoio.
Nella foga rovesci l'olio di mandorle.
Vesti il nano nel modo più veloce che riesci.
Gli asciughi i capelli, mentre lo calmi dandogli il latte.
Sei stremata dall'esperienza.
Il nano è stremato dall'esperienza, ma pure traumatizzato e non vuole staccarsi da te.
Ti domandi come ha fatto a sopravvivere nuotando 9 mesi nel liquido amniotico.
Ripeti questa operazione una decina di volte.
Poi il rapporto con l'acqua migliora decisamente.

7 commenti:

  1. ahahahahahahaha......sei riuscita a descrivere benissimo ciò che penso il 90% delle mamme ha passato col primo bagnetto!!!!
    anche se io una piccola differenza ce l'ho: il mio piccolo mostro, già poco amante dell'acqua, all'età di 1 anno in ospedale, per fargli scendere la febbre(che non scendeva dai 41°) me lo hanno immerso in acqua gelata e tutto questo in uno stato praticamente comatoso .... ok la febbre è scesa ma la conseguenza è stata che per successivi 4 anni il momento del bagno o doccia che fosse si trasformava in un'avventura da dimenticare (una volta in campeggio sotto la doccia piangeva talmente tanto forte che alcuni campeggiatori hanno chiamato la vigilanza del campeggio.....mamma che figura *_* )
    a presto CRI

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  2. Troppo forte...non potevi descrivere meglio il momento...io ti dirò però che per entrambi i mie figli ho aspettato il marito per il primo bagnetto. Lui teneva il nano, io lo lavavo e lui, forse perchè sorretto dalla presa sicura del papà si è abbastanza lasciato lavare...diciamo sempre piangendo ma almeno non un pianto da tragedia greca!!!

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  3. ma piangono anche se hanno appena mangiato?? alla mia invece piace tanto il bagnetto... piange dopo quando la tolgo dall'acqua perchè ci vorrebbe restare :D lei sarebbe felice a passare tutto il giorno sul fasciatoio a sgambettare solo col pannolino o nella vasca del bagnetto... poi appena cerco di vestirla si infastidisce subito!!!

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  4. Si sullo stesso fronte e ne sono contenta:))

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  5. Cri, lamamma: :D siamo messe tutte uguali allora!!! certi momenti ti rimangono impressi nella mente!!
    Anita: quello per noi è stato il secondo passaggio, in acqua si stava una meraviglia, uscire era una mezza tragedia.
    Ora siamo al 3 passaggio (con tutti e 2) si accetta abbastanza civilmente il fatto che bisogna a un certo punto uscire dall'acqua :D
    Paola: grazie di essere passata :D

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  6. hahaha mi fai sempre ridere!e non hai trovato una differenza abissale tra il primo nano e il secondo?io con la prima ero organizzata con videocamera e pubblico...con il secondo...poverino gli ho fatto 100 foto al secondo bagnetto per i sensi di colpa!

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  7. :D e il secondo bagnetto quando è scattato? Con la tiranna era rigorosamente tutti i giorni, alla stessa ora bagnetto!cascasse il mondo!! son il Vichingo: ma si dai! una passata al volo sotto il rubinetto e ci togliamo il pensiero!!! ^_^ mamma snaturata!!

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Oggi ho letto una frase che mi ha colpito: Per ogni persona che posta un commento, ce ne sono 10 o 100 che non lo fanno perchè non hanno niente da dire o perché non lo avevano in quel momento.(Joshua Porter), ecco a me piacerebbe che tutti si sentissero liberi di dire qualcosa... e poi adoro i commenti!!