mercoledì 21 dicembre 2011

A volte ritornano...

Non sono solo scandalosa.. sono pessima lo so!
Credo che tutte le persone che avevo faticosamente convinto a seguirmi nel corso di quest'anno. Quelle che a forza di post su post si erano decise a leggermi in modo più o meno stabile mi abbiano ormai dato per dispersa o bloggalmente morta e siano volati verso pagine più fertili.
Non ho scuse.
Solo un piattume cerebrale condito da un'insana sensazione di "ma cosa ho da dire" che mi ha lasciato senza parole.
E pensare che aspettavo il Natale per condire il blog di post dal sapore festoso... è da maggio che penso ai regali di Natale, quali si quali no... i nostri in e out insomma... e invece? Il nulla!!
Prometto di rimediare. E questo post è per dire che: SI sono tornata!
Come prima cosa il Blog Candy. Abbandonato a se stesso ormai 1000 giorni fa. Perchè? Lo confesso: perché la cosa mi ha spiazzato. Pensavo fosse un modo per ringraziare chi mi segue da tanto, un modo per trovare magari nuovi amici, che, anche se non sono più vittima delle statistiche come avevo già raccontato, fanno sempre piacere.  Ma mi sono resa conto che è una cosa vuota, mentre vedevo le persone iscriversi, commentare e condividere, mi sono chiesta a quante, di loro, interessava davvero chi ero e cosa scrivevo. Sono quella delle paranoie, e a volte più di altre.
Ma lo faccio. Faccio l'estrazione, e incrocio le dita perchè sia una di voi a vincere. In modo da poter fare un pensiero davvero con il cuore (pensiero che, per inciso, non ho ancora idea di cosa sarà)

E' un periodo strano questo. E forse questo ha inciso con il mio lungo silenzio. Siamo agli sgoccioli, ancora un mese, e il mio anno sabbatico, il mio anno di "ma chissenefrega di tutto tanto ho la disoccupazione è quasi finito. E poi? E poi che si fa? Ho buttato tante basi, tanti progetti, ma nulla di concreto e questo mi spaventa un sacco.    Che si fa? che succede ora? Ecco mi arrovello su questi pensieri e non trovo una soluzione. Oggi fuori dalla materna mi sono trovata parlare con altre 3 mamme, tutte e 3 precarie, tutte e 3 nella scuola. Parlavano della difficoltà della situazione, del fatto che, nonostante tutti gli anni il lavoro arriva, non sanno mai dove,ne con che orario. Una raccontava di quanto ha dovuto battagliare per ottenere di finire alle 16.30 mentre l'orario che le avevano proposto sarebbe stato fino alle 17.30. Lo ha ottenuto. Perchè è riuscita a far valere i suoi diritti.
Mi sono chiesta allora dove stanno i diritti di chi lavora nel privato. Di chi se ha un lavoro se lo deve tenere stretto anche a costo di finire alle 7 di sera, o come la mamma dell'amichetta della Tiranna di lavorare su 3 turni, sabati e domeniche comprese.
Ecco non mi sono sentita particolarmente solidale con chi finisce alle 16.30 perchè ha dei diritti da far valere.
Con questo non dico che sia bello essere precari. Dico solo che c'è di peggio.. c'è stare a casa e non avere idea di dove sbattere la testa.

Martedì sono stata alla festa di Natale della Tiranna. Ho sgomitato per una postazione in prima fila, da cui con il cuore gonfio di orgoglio ho guardato la mia cucciola che cantava della canzono natalizie sconosciute al resto del mondo. Vedere i suoi occhioni azzurri pieni di stupore che ci cercavano in mezzo a quella folla di genitori commossi è stato struggente. Mancava poco che mi alzassi per dirle "sono qui amore!!!!"
Ieri sera invece festa al nido. Ho realizzato nel pomeriggio, mentre mangiavo un pezzo di pasta della pizza con salsiccia e philadelphia (avanzo della dietetica cena della sera prima) che sarebbe stata l'ultima. L'ultima festa di Natale al nido a cui avrei assistito.
Che siano gli ormoni che mi hanno fatto singhiozzare mentre narravo a L. tutte le cose che sarebbero passate e mai tornate, non è dato sapere. Solo il monologo è terminato con la certezza che un giorno, avrebbero passato il natale con i loro rispettivi suoceri.
Ma da quand'è che il Natale mi mette malinconia?

A presto, lo prometto!!

3 commenti:

  1. Certo...sapere che ci sono altre persone sulla stessa barca un pò aiuta...ma il macigno che opprime la mia testa e la mia pancia (perchè io sono troppo emotiva, e quindi è lì che somatizzo!)... Questo Natale la voglia di festeggiare manca, non c'è più la gioia di fare i regali, ma si sente il peso di doverli fare, non c'è voglia di stare assieme...c'è solo voglia di isolarsi e piangere...
    Non passa una notte tranquilla, sono sempre troppo affollate di pensieri; non c'è un minuto che non sia concentrato nel consumare la mente a chiedersi cosa posso fare di più, come, dove posso trovare un'occasione lavorativa. E a questo pensiero continuo si aggiunge quel desiderio ormai al collasso di avere un secondo bambino, perchè la mia creatura è anche la mia più grande soddisfazione, perchè è lei che mi tiene a galla e perchè non c'è nulla di più speciale del sentire nascere una vita dentri di sè...ma come si fa...tra mille dubbi, senza un lavoro e con l'ansia di sentirmi un peso anzichè una risorsa per la mia famiglia... E intanto la piccola cresce e ogni giorno impara qualcosa di nuovo...è evidente che anche lei vuole un fratellino...mi fa rincorrere le carrozzine, riempie di coccole e fa le gatte ai piccoli che vede...di certo sarebbe una sorellona eccezionale!

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  2. Stefy se ti può consolare anche io mio di anno sabatico stà finendo... l'anno più bello della mia vita... e ora, anzi... fra un pò, tornerò alla realtà e alla paura, ENORME di non trovare un lavoro a misura di mamma... io VOGLIO essere una madre presente, non credo al quality time, non voglio accettare quei lavori disgraziati che finisci alle 7 di sera, non voglio proprio, spero di riuscire a farcela, di vincere questa battaglia e trovare un impiego che mi lasci libera almeno mezza giornata per stare con mia figlia... ci devo riuscire... in qualche modo... facci sapere come va la tua ricerca... e bentornata! :))

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  3. Ragazze, tesori... mi fate sentire un po' meno sola... grazie!!
    Ci sarà un lavoro che ci aspetta lo so!!!

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Oggi ho letto una frase che mi ha colpito: Per ogni persona che posta un commento, ce ne sono 10 o 100 che non lo fanno perchè non hanno niente da dire o perché non lo avevano in quel momento.(Joshua Porter), ecco a me piacerebbe che tutti si sentissero liberi di dire qualcosa... e poi adoro i commenti!!